Autore Redazione
sabato
26 Ottobre 2019
13:26
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Cronaca

Alluvione, dalla Regione una deroga per eliminare i detriti

L'ordinanza permetterà a 106 comuni di gestire lo smaltimento dei detriti causati dai fenomeni alluvionali dei giorni scorsi.
Alluvione, dalla Regione una deroga per eliminare i detriti

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sono in tutto 106 i comuni coinvolti dalla deroga firmata dal presidente della Regione Cirio per l’immediata raccolta ed eliminazione dei detriti dopo i fenomeni alluvionali dei giorni scorsi. La Regione Piemonte ha infatti deciso di autorizzare i sindaci dei Comuni disastrati a conferire i fanghi e i detriti trasportati dalle esondazioni in aree provvisorie.

Per velocizzare le procedure di conferimento gli enti locali avevano chiesto alla Giunta di poter agire in deroga alle leggi in materia. I sindaci avevano manifestato da subito l’esigenza di pulire in fretta strade e cantine per evitare epidemie e per il ripristino della viabilità e delle attività. Gli uffici regionali hanno così predisposto un atto urgente che è stato sottoscritto nella mattinata di sabato 26 ottobre.

In 24 ore abbiamo sbloccato una situazione assurda perché i sindaci si trovavano nella paradossale impossibilità di gestire l’emergenza e pulire le strade da detriti e fango dell’alluvione“, ha sottolineato il presidente Ciro. Con questo atto la Regione ha autorizzato di fatto 106 comuni a individuare aree dove raccogliere subito i detriti in deroga alle norme sul conferimento. “Questo era l’unico modo per aiutare i sindaci a liberare subito le strade e per aiutare le imprese a riprendere le attività senza l’incubo di inciampare in lungaggini procedurali o addirittura nelle sanzioni che sarebbero state una beffa. Gli uffici sono stati rapidissimi e di questo li ringrazio“, ha spiegato invece l’assessore Marini.

Nello specifico nell’ordinanza la Regione suggerisce l’individuazione di almeno due aree di deposito: una per i rifiuti ingombranti e un’altra per i detriti alluvionali derivanti dalla pulizia delle strade e delle abitazioni a patto che non siano esondabili o soggette a vincoli ambientali e urbanistici. Le imprese potranno gestire la fase di smaltimento per 12 mesi contro i tre previsti dalla normativa ordinaria, mentre per i comuni la deroga è di sei.

Ecco l’elenco dei comuni autorizzati nell’ordinanza:

Acqui Terme, Albera Ligure, Alessandria, Arquata Scrivia, Avolasca, Basaluzzo, Belforte Monferrato, Berzano Di Tortona, Borghetto Di Borbera, Borgoratto Alessandrino, Bosco Marengo, Bosio, Brignano, Frascata, Cabella Ligure, Camino, Cantalupo Ligure, Capriata D’orba, Carbonara Scrivia, Carezzano, Carpeneto, Carrega Ligure, Carrosio, Casal Cermelli, Casaleggio Boiro, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Cassine, Cassinelle, Castellania, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelletto D’orba, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Castelspina, Cavatore, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Cremolino, Dernice, Fabbrica Curone, Fraconalto, Francavilla Bisio, Fresonara, Frugarolo, Gabiano, Gamalero, Garbagna, Gavi, Gremiasco, Grognardo, Grondona, Lerma, Malvicino, Molare, Momperone, Moncestino, Mongiardino Ligure, Monleale, Montacuto, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Morsasco, Novi Ligure, Orsara Bormida, Ovada, Paderna, Parodi Ligure, Pasturana, Ponzone, Pozzol Groppo, Pozzolo Formigaro, Prasco, Predosa, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, San Cristoforo, San Sebastiano Curone, Sant’Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Serravalle Scrivia, Sezzadio, Silvano D’Orba, Spineto Scrivia, Stazzano, Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Tortona, Trisobbio, Vignole Borbera, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Visone, Volpedo, Volpeglino, Voltaggio.

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