Autore Redazione
giovedì
21 Novembre 2019
05:00
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Cronaca - Alessandria

Poco spazio e infiltrazioni al Conservatorio. “È come correre con le gambe legate”

Piccoli musicisti sono diventati grandi tra le aule del Conservatorio di Alessandria che, nel tempo, sono invece diventate troppo piccole per contenere tutti gli appassionati di musica, non solo docenti e studenti
Poco spazio e infiltrazioni al Conservatorio. “È come correre con le gambe legate”

ALESSANDRIA – Il 2019 è un anno importante per il Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria. Cinquant’anni fa la scuola di musica veniva ufficialmente riconosciuta e inserita tra i Conservatori di Stato. Da allora piccoli musicisti di ieri sono diventati grandi tra le aule del palazzo in via Parma che, nel tempo, sono invece diventate troppo piccole per contenere tutti gli appassionati di musica, non solo docenti e studenti.

Presentate ufficialmente le attività e i corsi del nuovo anno accademico nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, “da anni al fianco del Conservatorio” ha ricordato il Presidente Luciano Mariano, il “Vivaldi” ha anticipato alcuni degli oltre 100 eventi che anche quest’anno affiancheranno l’attività didattica e regaleranno musica e cultura alla città.

La prima rassegna, quella de I Mercoledì del Conservatorio”, curata da Sergio Marchegiani, è partita il 20 novembre con il concerto d’apertura affidato alla docente di Liuto e concertista di fama internazionale Evangelina Mascardi. “I Mercoledì” all’Auditorium Pittaluga saranno in tutto quindici, fino al 6 maggio, e regaleranno un’importante vetrina agli studenti del Conservatorio e piacevoli pomeriggi musicali alla città, che risponde sempre più numerosa anche in occasione dei concerti e degli spettacoli di “Scatola Sonora”. La 23esima edizione del Festival Internazionale di Opera e Teatro musicale di piccole dimensioni partirà a maggio e si dividerà tra l’Auditorium Pittaluga e il cortile di Palazzo Cuttica, ha anticipato Luca Valentino. Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno dedicata alla Traviata, che in primavera verrà presentata alla Sapienza di Roma, Scatola Sonora si concentrerà sull’evoluzione del personaggio di Don Chisciotte per poi dedicarsi, a giugno, a un altro mito: “Houdini the great” di Andy Pape.

Ancora più longeva di “Scatola Sonora” è un’altra delle rassegne di concerti delle Stagioni del Vivaldi: “Entriamo nella casa della musica” da 29 anni pensata e dedicata agli studenti scuole primarie, ha ricordato Silvana Chiesa, referente anche della quarta edizione del “Ciclo di concerti per incontrare musiche dal mondo” che dal 25 febbraio racconterà con musica e parole le tradizioni persiane, le antiche tradizioni genovesi e quelle salentine.

L’offerta di concerti è ormai così ampia e variegata che anche all’Auditorium Pittaluga il pubblico comincia “a stare stretto” ha sottolineato il Vicedirettore del “Vivaldi”, Marco Santi. Il Conservatorio da anni lamenta il problema “spazi” e per anni si è arrangiato. Ora “gli spazi” per continuare con “il gioco a incastri” sono davvero finiti. Il “Vivaldi” sta provando a guardare in alto, progettando soppalchi per recuperare qualche metro ma, in ogni caso, non può essere questa una soluzione a lungo termine per gli 81 docenti e i 430 studenti. Classi cui vanno sommate quelle formate dagli alunni della Scuola di musica per adulti, di quella per i bambini e tutti i nuovi iscritti che il Conservatorio spera di aggiungere grazie una offerta formativa potenziata che, hanno ricordato il Presidente del “Vivaldi” Roberto Livraghi e il Direttore Giovanni Gioanola, ha introdotto nuove scuole di Jazz, i trienni di Liuto, Pianoforte Storico, Fisarmonica, Musica da Camera, Canto Rinascimentale e Barocco, Flauto Dolce, Viola da Gamba.

Le “orecchie degli Enti” si sono dimostrate “attente e comprensive” ai problemi del Conservatorio, ha aggiunto il vicedirettore Santi. Le criticità, però, “ci sono”. Da quelle finanziarie, perché il Conservatorio ha una organizzazione e offre una formazione di tipo universitario ma, “a differenza delle Università”, non riceve un rimborso per gli sgravi assicurati agli iscritti con redditi Isee bassi. Una differenza che “costa” al Vivaldi circa 50 mila euro all’anno. Si aggiungono poi i problemi legati alle infiltrazioni a Palazzo Cuttica. Quando piove, come negli ultimi giorni, l’acqua gocciola sugli strumenti nelle aule e nei corridoi, ha raccontato il vicedirettore. Il Conservatorio si è anche attivato con il Ministero per ottenere finanziamenti a fondo perduto ed effettuare alcuni dei necessari lavori di manutenzione. I tempi stretti e la sovrapposizione di competenze tra Comune, proprietario dell’immobile e la Provincia, cui spetta la manutenzione, non hanno però permesso di allegare alla domanda anche un atto ufficiale del valore storico e artistico di Palazzo Cuttica che avrebbe permesso al Conservatorio di scalare importanti posizioni nella graduatoria del Miur. Il “Vivaldi” di Alessandria, comunque, non perde le speranza e, soprattutto, la voglia di fare.

Pronto ad affrontare il nuovo intenso anno accademico e di concerti, chiede però un tavolo di confronto e discussione con gli Enti in cui emergano “la consapevolezza del ruolo e dell’importanza del Conservatorio e, soprattutto, soluzioni per una eccellenza capace di attrarre ad Alessandria anche studenti dall’estero “perché così ha puntualizzato Marco Santi – è come correre con le gambe legate”.

 

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