Autore Redazione
mercoledì
4 Dicembre 2019
19:35
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Cronaca - Alessandria

Una nuova poltrona per regalare un sorriso ai bambini con Labiopalatoschisi

Grazie all'attività volontaria dell'associazione "Un sorriso per loro" l'ambulatorio di Labiopalatoschisi dell’Ospedaletto di Alessandria segue gratuitamente circa 80 pazienti all'anno
Una nuova poltrona per regalare un sorriso ai bambini con Labiopalatoschisi

ALESSANDRIA – Anche i bicchieri di plastica e gli accessori sono viola, in tinta con la nuova poltrona odontoiatrica dell’ambulatorio di Labiopalatoschisi dell’Ospedaletto Infantile di Alessandria. L’associazione “Un sorriso per loro” è riuscita ad acquistare il comodo e super accessoriato “riunito” grazie all’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e sostituire così la vecchia poltrona che da anni veniva usata per visitare e curare bambini e ragazzi nati con la malformazione del palato comunemente nota come “labbro leporino”.

La Labiopalatoschisi è una malformazione rara, colpisce un bambino nato ogni mille. Ogni anno ad Alessandria, però, i nuovi casi chirurgici sono dieci. L’Ospedaletto, hanno spiegato Claudio Carlini, dirigente medico della Chirurgia Pediatrica e il primario, Alessio Pini Prato, è diventato un riferimento ben oltre i confini regionali. All’intervento chirurgico per correggere la malformazione seguono anni di cure ortodontiche che il sistema sanitario nazionale fatica a garantire e che, invece, l’ambulatorio di Alessandria assicura in maniera completamente gratuita grazie all’attività volontaria dei professionisti dell’associazione “Un sorriso per loro”, presieduta da Marcello Canestri.

Oggi l’ambulatorio segue dagli 80 ai 100 pazienti all’anno. Arrivano da tutto il Piemonte, dalla Valle d’Aosta e persino dalla Sicilia e vengono visitati 5 o 6 volte in dodici mesi. Un totale di circa 600 accessi annui e altrettante prestazioni mediche offerte gratuitamente dal dottor Marcello Canestri, dal suo “braccio destro” Marilena Vaccarella, dall’ortodontista Maria Elena Pisano e dal giovane collega Francesco Di Corato, insieme all’igienista Francesca Vaccarella e all’infermiera Rosa Taddeo. Un team che vive l’ambulatorio all’Ospedaletto come “una missione”, ha raccontato e che avrebbe bisogno dell’aiuto di giovani odontoiatri che si occupano di ortodonzia per proseguire un lavoro che dal 1993 ad oggi ha già permesso a tanti bambini diventati adulti di risolvere completamente il problema del labbro leporino.

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