22 Dicembre 2019
17:48
Un calcio all’arbitro dopo due rossi: sospesa Annonese-Europa Bevingros
CASTELLO D’ANNONE – Una partita di calcio sfociata in un’aggressione all’arbitro. Minuti di tensione questa domenica, al campo sportivo di Castello d’Annone, teatro della partita tra Annonese ed Europa Bevingros, valida per la 13^ giornata del campionato di Terza Categoria, girone astigiano, e sospesa sul punteggio di 2-0.
Tutto è iniziato intorno al 60^ minuto, quando il direttore di gara ha espulso il portiere degli ospiti, Iannelli, per qualche parola di troppo. Mentre stava per essere sostituito, in favore del portiere di riserva, poi, il numero 10 dell’Europa Bevingros, Oukhssas, ha a sua volta protestato col direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso anche nei suoi confronti. A quel punto la situazione sarebbe sfuggita di mano: il giocatore appena espulso avrebbe colpito con un calcio l’arbitro. Il direttore di gara ha quindi immediatamente sospeso la partita e guadagnato la via degli spogliatoi, assediato e aggredito dai due giocatori espulsi. Il successivo parapiglia è stato placato dai compagni di squadra e dai dirigenti della società alessandrina, tempestivi nel cercare di dividere il fischietto dai due calciatori colpiti dallo stesso provvedimento disciplinare. La situazione si è poco dopo placata senza altre conseguenze. Sul posto sono poi intervenuti i Carabinieri.
L’Europa Bevingros ha subito preso le distanza dai suoi due tesserati: a prescindere dalle decisioni del Giudice Sportivo, infatti, Iannelli e Oukhssas non faranno più parte della squadra. “O noi o loro” avrebbero infatti detto tutti gli altri compagni, come ha riferito a Radio Gold il mister degli alessandrini Mirko Russo. “Può succedere di perdere una partita ma non deve succedere di perdere la faccia” si legge sulla pagina Facebook della società alessandrina “l’Europa Bevingros ha lasciato anche buona parte della propria credibilità per colpa del comportamento assolutamente indifendibile di alcuni suoi tesserati. Speriamo solo, per il bene di questa società storica del panorama calcistico alessandrino, che chi ha sbagliato riceva la giusta punizione”.