Autore Redazione
giovedì
13 Febbraio 2020
15:47
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Cronaca - Alessandria

I ragazzi del Saluzzo alla Regione: “Non smettete di combattere la ludopatia”

Fuori dalla scuola è stato appeso uno striscione con su scritto: "Noi siamo un luogo sensibile! Regione Piemonte a che gioco stai giocando?"
I ragazzi del Saluzzo alla Regione: “Non smettete di combattere la ludopatia”

ALESSANDRIA – Uno striscione per dire no al gioco d’azzardo e ricordare alla Regione Piemonte di non tornare sui suoi passi nella lotta alla ludopatia. Il cartellone è apparso questa mattina su un muro dell’Istituto Saluzzo-Plana di Alessandria e recitava: “Noi siamo un luogo sensibile! Regione Piemonte a che gioco stai giocando?“.

Il grido d’allarme era stato lanciato dall’associazione Libera! che in un comunicato aveva puntato il dito contro Palazzo Lascaris. “Il Piemonte, sul fronte del contrasto al gioco d’azzardo patologico, ha una buona legge che parte del Consiglio della Regione sta mettendo in discussione”, si legge. La proposta di modifica, partita da una parte della maggioranza, propone la modifica del cosiddetto distanziometro, ovvero la distanza minima da rispettare dai luoghi sensibili. Il decreto in essere impone “agli esercizi pubblici e commerciali, ai circoli privati, a tutti i locali pubblici o aperti al pubblico, nonché alle sale da gioco e alle sale scommesse” la loro installazione lontano da quelle zone considerate per vari fattore a rischio ludopatia. La proposta al contrario punta a cancellare l’effetto retroattivo di questo articolo di legge.

Da tempo stiamo portando avanti progetti di sensibilizzazione con i ragazzi per combattere la ludopatia“, spiega il dirigente scolastico del Saluzzo-Plana Roberto Grenna. Del resto all’interno dell’istituto scolastico si trova un presidio di Libera! – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. “Ci sono una trentina di ragazzi che seguono il progetto con la supervisione di alcuni docenti. Va detto che il cartellone non è una cosa esclusiva del Saluzzo-Plana ma era una iniziativa a livello regionale. Noi comunque siamo fieri dei nostri ragazzi per quello che fanno ogni giorno nel presidio interno di Libera!“, ha concluso Grenna.

Foto di Carlo Piccini

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