Autore Redazione
sabato
29 Febbraio 2020
08:02
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Cronaca

Ecco cosa prevede il primo decreto legge per i settori produttivi colpiti dal coronavirus

A beneficiare di sgravi e benefit sarà il comparto turistico di tutta Italia. Poi norme soprattutto per la zona rossa
Ecco cosa prevede il primo decreto legge per i settori produttivi colpiti dal coronavirus

ROMA –  Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che permetterà di dare ampio sostegno a tutti quei settori produttivi che il coronavirus ha duramente colpito. Ecco i punti programmatici che andranno ad aiutare il comparto turistico, economico e famigliare previsti nel dl. Un solo punto riguarda tutta Italia – Piemonte incluso – mentre gli altri solo le zone di quarantena.

Si parte dal turismo con i versamenti sospesi per tutti gli alberghi. La misura colpirà il settore nell’intero Paese e non unicamente nella zona rossa poiché il turismo in Italia ha registrato un calo del 90%. Il decreto prevede la sospensione dei versamenti di ritenute fiscali Irpef e contributi previdenziali Inps per il settore turistico e alberghiero.

Il dl prevede anche la sospensione delle bollette e possibile rateizzazione di acqua, luce, gas e dei rifiuti fino al 30 aprile. Stop fino al 30 aprile anche dei versamenti dei premi, e delle relative rate di premio, per l’assicurazione Rc auto. Saranno prorogate fino al 30 giugno le tessere sanitarie in scadenza.

Le piccole e medie imprese della zona rossa potranno beneficiare del Fondo centrale di garanzia attraverso un rifinanziato per 50 milioni nel 2020. Anche questo provvedimento colpisce esclusivamente la zona rossa. Proprio come l’indennità mensile ai lavoratori autonomi e che arriverà sino a 500 euro al mese. I lavoratori pubblici assenti per le misure anti-contagio dal lavoro non potranno avere tagli dello stipendio. La sospensione per quarantena potrà essere applicata anche alle Forze di polizia e ai vigili del fuoco. Le procedure per la cassa integrazione saranno semplificate. Infine un aiuto al commercio che prevede l’incremento di 350 milioni di euro dei fondi destinati al sostegno delle imprese esportatrici.

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