Autore Redazione
sabato
14 Marzo 2020
09:34
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Cronaca - Alessandria

Richiesta di stop dei cantieri edili. Decisione per difficoltà nel rispettare il decreto anticoronavirus

La decisione è del Collegio costruttori per le difficoltà delle disposizioni di sicurezza indicate dal Governo
Richiesta di stop dei cantieri edili. Decisione per difficoltà nel rispettare il decreto anticoronavirus

ALESSANDRIA – Anche il mondo dell’edilizia fa i conti con il coronavirus. Con responsabilità infatti il Collegio Costruttori Edili richiede lo stop ai cantieri per l’impossibilità di rispettare le regole di sicurezza disposte dal nuovo decreto. “Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo scorso e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori, con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire anche se avremmo voluto resistere e andare avanti il più possibile“. Le parole sono del presidente Ance Alessandria, Paolo Valvassore, che indica, a nome degli associati, la linea segnata dal presidente nazionale Ance, Gabriele Buia. “Si tratta di una richiesta grave e inedita di fronte alle difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi non gestibili”.

VALVASSORELa decisione deriva dall’impossibilità in troppi casi “di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo decreto governativo“. Tra le altre difficoltà segnalate dal sistema Ance su tutto il territorio nazionale vengono evidenziate l’impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale, così come di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta. A questo si aggiungono i respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri o i subappaltatori, i fornitori e il personale della committenza che non si presentano nei luoghi di lavoro.

Per operare in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti – concorda Paolo Valvassore con il presidente nazionale Ance – chiediamo al Governo di adottare immediatamente una serie di misure necessarie che vanno inserite nel prossimo Dpcm per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri”. E tra queste ricordiamo l’ampliamento dei limiti e delle possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l’anno in corso; la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasi altro genere in scadenza; la garanzia di liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di tutti i debiti e l’attivazione immediata dei pagamenti per i cantieri che si fermeranno”.

“Si tratta di uno sforzo eccezionale che dobbiamo fare e chiedere – sottolineano Paolo Valvassore e Gabriele Buia affinché sia tutelata la nostra forza sociale ed economica così da essere in grado di poter tornare quanto prima a lavorare per far crescere il nostro Paese più forte di prima“.

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