Autore Redazione
mercoledì
25 Marzo 2020
09:35
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Cronaca - Novi Ligure

La storia di Laura: “Mia mamma positiva al coronavirus ma ho lottato per portarla in ospedale”

La storia di Laura: “Mia mamma positiva al coronavirus ma ho lottato per portarla in ospedale”

AGGIORNAMENTO ORE 11.58 – La signora Laura ci ha comunicato che, a poche ore dall’uscita del nostro articolo, l’ufficio di igiene l’ha contattata prendendo i dati suoi e della sua famiglia ponendola in quarantena.

NOVI LIGURE – “Mia mamma è una malata oncologica di 80 anni. Ora è ricoverata alla Clinica Città di Alessandria (dove è stato istituito un Covid-19 Hospital, ndr). È stata trovata positiva al test del coronavirus, mentre io e i miei figli siamo in quarantena perché vivevamo con lei“. Certe storie, a volte, vanno raccontate dalla fine. Proprio come quella di Laura, figlia e mamma novese che ha voluto raccontarci l’esperienza drammatica che sta vivendo.

Tutto ha avuto inizio nei primi giorni di marzo. Laura viene operata al seno in Day Hospital al San Giacomo di Novi Ligure. Era il 3 marzo. Il giorno successivo il nosocomio cittadino verrà chiuso per una sanificazione straordinaria dopo la scoperta di un paziente ritrovato positivo al Covid-19. “Non so se le cose siano correlate, ma da lì in poi è partito il mio calvario“. Questa 40enne inizia a sentirsi male diversi giorni dopo l’operazione “intorno al 10 o 11 marzo. Avevo la febbre alta, tosse e problemi gastrointestinali. Mi sono subito allarmata visto quello che si legge sui giornali e si sente in televisione“. Non si spiega come mai l’insorgenza di quei sintomi “soprattutto perché avevo fatto il vaccino anti-influenzale per proteggere mia mamma malata oncologica“.

Da qui la chiamata ai numeri istituti proprio per l’emergenza sanitaria oltre che al medico curante. “Mi è stato detto che era semplice influenza e che i miei sintomi non combaciavano con quelli del Covid-19. Mi hanno consigliato un po’ di Tachipirina e di riposare che sarebbe passato“. Intanto la febbre resta alta, “soprattutto di notte” e la tosse aumenta “anche se non ho mai avuto difficoltà respiratorie“, ma la guardia medicache ho chiamato più volte nel weekend continuava a sostenere che è solo influenza“. Poi il miglioramento, “nonostante abbia ancora adesso un po’ di tosse“. Alcuni giorni dopo gli stessi sintomi si presentano nella madre di Laura. “Inizia anche lei con problemi gastrointestinali e poi la febbre. La vedevo star male e soprattutto peggiorare a vista d’occhio“. Riparte lo stesso iter di chiamate con il medico di famiglia, “era presente il suo sostituto“, che attiva poi l’assistenza domiciliare per flebo e farmaci.

Le terapie non sembrano avere effetto e “mia madre appare sempre più grave“. Laura resta in contatto con il suo medico che nel weekend del 21 e 22 marzo la invita a chiamare il 112. Deve discutere un po’ con l’operatore prima che si attivi l’ambulanza. I sanitari arrivano poco dopo “l’equipaggio era di due donne e un uomo. Sarà stata la tensione o la stanchezza per quel calvario ma battibecco anche con loro. Forse era semplicemente tutto l’insieme difficile da gestire da parte di tutti“. Finalmente la madre di Laura viene portata in ospedale ad Alessandria. Essendo la paziente sospetta Covid-positiva non può seguirla. Poi la chiamata dall’Ospedale che comunica il trasferimento al Covid-19 Hospital della Città di Alessandria e la positività della donna. “Mi è cascato il mondo addosso. Sicuramente ero stata io a trasmetterle il virus dato che lei non usciva più di casa. Molto probabilmente quella che avevo non era stata una semplice influenza“. 

Il medico di Famiglia dice ora a Laura di stare chiusa in casa e di restare in quarantena e che l’ufficio di igiene l’avrebbe contattata per monitorare, se non giornalmente quasi, le condizioni di salute sue e dei suoi figli. “Sono passati due giorni abbondanti e nessuno si è fatto vivo. Provo a chiamare ma non risponde nessuno“. La preoccupazione di questa donna, oltre che per la salute della madre e dei due figli, è anche un’altra: “La diagnosi è arrivata molto tardi. Io stessa, molto probabilmente, ho avuto seppur in forma lieve il coronavirus. Chissà quanti altri malati ci sono in giro senza saperlo. In questo modo la pandemia difficilmente passerà“.

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