Autore Redazione
venerdì
27 Marzo 2020
08:14
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Cronaca - Alessandria

Perché nei supermercati non si possono comprare pennarelli, biro e giochi

Perché nei supermercati non si possono comprare pennarelli, biro e giochi

ALESSANDRIA – Sui social stanno spopolando gli hashtag #ildirittoalgioco e #bimbicoraggiosi. Che in tempo di coronavirus potrebbero anche spaventare, visto che ultimamente l’emergenza sanitaria ha colpito anche i più piccoli. In realtà – e per fortuna – si tratta di cosa ben meno seria. La campagna è stata ideata da alcune mamme imbufalite dall’impossibilità di poter acquistare pennarelli, album da disegno e giochi per i figli bloccati a casi a causa del dilagare del Covid-19. Ma perché questi acquisti sono vietati?

I colori, tanto per citare un articolo tra i più gettonati in questo periodo, non sono ritenuti beni di “prima necessità. In questo senso, anche Amazon sta selezionando le richieste di acquisto online prediligendo le spedizioni effettivamente fondamentali (mascherine, guanti, disinfettanti, ecc) da quelle ritenute superflue (cd, libri, giochi, ecc).

A questo si aggiungono i supermercati che impediscono l’acquisto – alcuni solo nel weekend mentre altri per tutta la settimana e altri ancora permettono il libero acquisto sempre – di matite, pennarelli, quaderni, album da disegno chiudendo corsie o transennando scaffali ed espositori. Ma non sono questi gli unici materiali che non rientrano tra i beni di prima necessità. Tra questi si trovano ad esempio la biancheria intima, gli indumenti, le pentole e tanta altra merce che è presente nei supermercati ma non viene venduta. O almeno non con facilità.

Foto tratta da Facebook

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