Autore Redazione
domenica
29 Marzo 2020
11:42
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Cronaca - Alessandria

Dopo le dichiarazioni di Conte i sindaci della provincia perplessi: “Lo Stato alla fine cosa ci mette?”

Dopo le dichiarazioni di Conte i sindaci della provincia perplessi: “Lo Stato alla fine cosa ci mette?”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Le dichiarazione del premier Giuseppe Conte non hanno convinto i sindaci, anzi. In provincia di Alessandria il nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni, ha fatto storcere il naso praticamente a tutti gli amministratori comunali. Il più feroce è stato Federico Riboldi, sindaco di Casale. Ha parlato di “pochi spiccioli” con cui Conte “scarica sui Sindaci una responsabilità enorme, inducendo a credere che i Comuni siano stati coperti d’oro“. Un’affermazione “falsa” ha aggiunto Riboldi, che rimprovera al premier il fatto di aver “mescolato, dal punto vista comunicativo, una misura ordinaria come l’anticipo del fondo di solidarietà comunale con i 400 milioni per il bisogno alimentare“. Una “espressione – ha concluso – di una spregiudicatezza inaccettabile. È ora che lo Stato faccia la sua parte“.

Il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, è sulla stessa linea e riporta sulla sua pagina facebook le dichiarazioni di Stefano Locatelli, responsabile nazionale dei sindaci della Lega e primo cittadino di Chiuduno, che sottolinea come i Comuni non abbiano ricevuto un centesimo. Il rimprovero al Governo è di aver scaricato “prima sugli ospedali, poi sui governatori e ora sui sindaci tutte le responsabilità“. Chiodi spiega come i sindaci abbiano “appreso dalle vaghe parole di Conte in conferenza stampa che ci sarebbe un’idea (non chiara) di aiutare i cittadini indigenti, ma di fondi neanche l’ombra, per ora. E i cittadini (giustamente) stanno già chiedendo informazioni. Peccato che noi sindaci ne sappiamo quanto loro. Non sarebbe meglio smettere di fare annunci prima di aver effettivamente messo in opera i provvedimenti?

Più morbido ma ugualmente dubbioso l’assessore all’ambiente del Comune di Alessandria, Paolo Borasio. L’esponente della giunta alessandrina è “contento per Alessandria che riceverà in questi giorni invece che a maggio il 60% del fondo di solidarietà”, ma si tratta di “un anticipo e non un aumento dei fondi sebbene sia sicuramente un fatto positivo perché gli enti hanno bisogno di liquidità immediata. Sui 400 milioni di euro per i cittadini bisognosi sono contento ma ho dei dubbi su quante persone povere si potranno effettivamente aiutare. Vedremo quanti euro arriveranno ad Alessandria di quei milioni…. speriamo di poter aiutare più gente possibile.

Infine il vicesindaco di Casale, Emanuele Capra, fa i conti in tasca al Governo per arrivare a contestare la reale portata degli aiuti dello Stato a beneficio dei territori: “Egregio Presidente, perdoni un povero vicesindaco di provincia ma forse non ho ben compreso le misure annunciate stasera. Dunque, circa 4,1 miliardi per i comuni come anticipazione del fondo di solidarietà (trasferimenti che ogni anno lo Stato fa agli enti locali in corso d’esercizio) di cui 3,7 mil. di trasferimenti ordinari e 400 milioni di “anticipazioni”ulteriori: praticamente ci date i soldi che ci avreste dato comunque anticipandoli di qualche mese più un ulteriore acconto che dovremo comunque restituirvi o che non ci darete più avanti. Con questi soldi, divisi per 8000 comuni in base all’indice di povertà, dovremo aiutare noi le fasce più deboli (grazie, sarà interessante capire come). I cittadini e le imprese dovranno donare di più e la grande distribuzione fare un 5/10% di sconto aggiuntivo sugli acquisti. Quindi non ho capito, lo Stato cosa ci mette?

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