9 Aprile 2020
05:36
Il coronavirus fa saltare il loro matrimonio ma non il sogno di riaprire il Marini. La storia di Dado e Mary
ALESSANDRIA – Ai tempi del coronavirus c’è chi non ha smesso di sognare e fare progetti per il futuro. Perché le limitazioni, i divieti, la quarantena, i contagi passeranno. Allora le nostre vite torneranno alla normalità e verranno risucchiate dal tran-tran di una modernità che ha solo rallentato per qualche mese senza però mai fermarsi del tutto. Lo sanno bene Davide Tessarin e Mariangela Croce, promessi sposi che hanno visto il loro matrimonio venir rimandato a data da destinarsi per via dell’emergenza coronavirus. “Siamo però una coppia solida che vive insieme da tempo. La nostra unione è già avvenuta quando ci siamo scelti. Ora volevamo ufficializzare tutto. Insomma, fare un passo in più“, ci spiega Davide Tessarin, in arte Dj Dado.
Questo eterno ragazzo di 43 anni, infatti, nella vita fa (anche) ballare e divertire la gente. Negli anni ha visto tanti locali, ne ha anche gestito qualcuno come Al Don. “Tanto che mi è venuta la voglia di averne uno tutto mio. Anzi, nostro“. Sì, perché Davide ha intenzione con la futura moglie Mary, come la chiamano gli amici, di rilanciare un locale storico di Alessandria: il Caffè Marini. “Vederlo lì, abbandonato, mi faceva male al cuore“. Così ha iniziato a informarsi, fare le sue ricerche e i suoi conti. “Abbiamo contattato il curatore fallimentare, l’avvocato Bianchi, e siamo pronti non appena l’emergenza causata dal coronavirus passerà a fare la nostra offerta al Comune per la sua presa in gestione“.
Un sogno che si stava per concretizzare già nel 2018 “poi tutto era saltato per situazioni che non erano ancora appianate e inerenti alla passata gestione“. Ora però quel sogno covato nel tempo inizia ad avere il sapore del reale. Le idee, del resto, ci sono e sono chiare. “Vogliamo che sia un locale di tutti e per tutti. Un locale dove accogliere gli alessandrini e che li possa rendere orgogliosi di averlo ad Alessandria“. Anche per questo il nome “da parte nostra deve rimanere invariato” dato che il Caffè Marini era ed è un’istituzione cittadina. Il New Caffè Marini, tanto per azzardare noi un nome degno del suo rilancio, punterà anche molto “sulla cucina. Vogliamo che si mangi bene, che ci si alzi dal tavolo soddisfatti. Ma non vogliamo la grande cucina, cerchiamo persone che possano riproporre quei piatti genuini di una volta“. Infine ci saranno le serate a tema, “soprattutto musicali per accontentare tutti. Ma non è escluso che ne faremo se tutto andrà in porto “.
Insomma Davide e Mariangela sono carichi, ora si aspetta solo la fine dell’emergenza coronavirus e che tutto vada bene per vedere risorgere il caro, vecchio, Caffè Marini.