9 Aprile 2020
10:42
La Regione annuncia mascherine e nuove disposizioni per i servizi sociali: “Poi ripresa incontri con minori”
TORINO – “In questo periodo di particolare emergenza ho ricevuto numerose segnalazioni da parte delle famiglie di origine di tutti quei minori accolti in affidamento o in strutture residenziali. Considerato il protrarsi dell’emergenza sanitaria a cui non solo il Piemonte, ma l’intero Paese, è sottoposto, ho ritenuto doveroso predisporre alcune indicazioni integrative per i Servizi sociali“. Lo ha detto l’assessore regionale alla Famiglia e ai Bambini, Chiara Caucino, il tutto per agevolare la “ripresa degli incontri con i minori in luogo neutro e con le adeguate misure di tutela per la salute pubblica, in particolare per i soggetti interessati“.
Gli incontri, infatti, erano stati precauzionalmente sospesi per via dell’emergenza causata dal diffondersi del coronavirus. “Ad oggi la criticità dei casi, di cui quotidianamente ho segnalazione, impone però di tenere conto dei fattori emotivi dei minori e delle famiglie. Dopo alcune riflessioni ho ritenuto necessario intervenire, a livello regionale, ripristinando gli incontri nel rispetto delle misure di protezione e salvaguardia della salute“, ha aggiunto Caucino. Al fine di poter operare in sicurezza l’assessore alla Famiglia e ai Bambini ha predisposto che “5 mila mascherine vengano, in questi giorni, distribuite puntualmente ad ogni servizio che gestisce gli incontri protetti. Mi auguro che, con tutti gli accorgimenti e le precauzioni necessarie, sia possibile, al contempo, evitare ulteriori traumi alle famiglie e ai minori“.
Con una nota indirizzata ai Direttori degli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali di tutto il territorio piemontese l’assessore ha chiesto che, dove sia impossibile riattivare le visite, sia garantita la continuità degli incontri attraverso l’implementazione dell’utilizzo di tecnologia e strumenti telematici, come ad esempio videochiamate. “Credo che sia indispensabile agire concretamente e in tempi rapidi per tutti quei minori che hanno visto cambiare all’improvviso le proprie vite e le proprie abitudini sociali e familiari. È per questi bambini che stiamo lavorando, per garantire una vita il più normale possibile, laddove la normalità, per loro, è già un privilegio nel mare di difficoltà e problematiche che si trovano quotidianamente ad affrontare“, ha concluso Caucino.