16 Aprile 2020
10:01
Tracollo delle vendite nel commercio ma il problema è il dopo: “Sospendete i tributi per tutto il 2020”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il crollo delle vendite nel settore del commercio è impressionante. Lo racconta Confcommercio riportando i numeri dei vari ambiti: -100% nelle vendite del settore abbigliamento (per tutte le aziende del settore non attive sulle piattaforme virtuali), -95% nel turismo, – 82% nel settore delle vendite di automobili e -68% per bar e ristoranti (considerando le coraggiose attività di delivery attivate con la consegna a domicilio dei consumatori, svolgendo un imprescindibile servizio territoriale).
“Le vendite sono crollate in tutti i settori – commenta il Presidente di Ascom-Confcommercio Alessandria, Vittorio Ferrari – ed il Pil, secondo le stime fatte dal nostro Ufficio Studi nazionale, parlano di una riduzione del PIL del 13% nel solo mese di aprile”. Le percentuali snocciolate dall’associazione “sono solo alcuni esempi – prosegue Vittorio Ferrari – perché il crollo riguarda tutte le nostre categorie“. Ad allarmare però è lo scenario che si prospetta dopo l’emergenze perché alle istituzioni si chiede di “mitigare le perdite del reddito disponibile connesse alla drastica riduzione delle attività che tutte le imprese stanno subendo. E questa azione, ahinoi, ancora non si intravede nelle misure attualmente disponibili. Le iniziative ad oggi intraprese dalle istituzioni, quelle di concedere abbondante liquidità a costi esigui, vanno affiancate da una serie di indennizzi proporzionali alle perdite subite dagli imprenditori e dai lavoratori. Senza lo strumento dei “trasferimenti a fondo perduto” si corre infatti il rischio che la liquidità, per quanto eccezionale, non sarà alla fine domandata, almeno dai soggetti imprenditoriali più deboli, lasciando così ferite e vuoti permanenti nel tessuto produttivo che renderanno ancor più difficoltosa la ripartenza“. A tutto questo si aggiunge la necessità di intervenire subito: “Abbiamo assistito a molti annunci, ma la verità è che le nostre imprese ancora non hanno ricevuto nulla di quello che è stato – appunto – annunciato: non sono arrivati i 600 euro previsti dall’indennità Covid-19 per i titolari di partita Iva e non sono ancora iniziati i pagamenti delle Casse Integrazioni per i dipendenti. Pertanto imprenditori e lavoratori che dall’11 marzo si sono trovati costretti ad abbassare le serrande e ad andare a incasso zero, oggi, dopo più di 1 mese, ancora non hanno potuto accedere a nulla di concreto. Inoltre invitiamo nuovamente tutte le Amministrazioni Comunali della provincia a voler sospendere tutti i tributi locali per tutto il 2020. Sono misure straordinarie, ce ne rendiamo conto, ma hanno la stessa straordinarietà di quelle imposte dall’emergenza sanitaria e, purtroppo, dobbiamo constatare che l’emergenza economica non è meno grave”.