Autore Redazione
domenica
19 Aprile 2020
19:28
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Cronaca - Alessandria

In Piemonte creata una task force per la Sanità: a guidarla l’ex ministro Fazio

In Piemonte creata una task force per la Sanità: a guidarla l’ex ministro Fazio
TORINO – Il Piemonte abbraccia la sua task force di esperti chiamata ad analizzare e certificare tutte le carenze strutturali e organizzative che l’emergenza coronavirus ha messo in luce. Questo, nell’ottica della Regione, servirà per andare a creare una futura programmazione evitando di ripetere i passati errori. Domani la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Icardi, approverà una delibera che istituirà il gruppo di esperti a supporto dell’Assessorato alla Sanità e della Giunta.
A farne parte saranno figure di primo piano provenienti dal mondo istituzionale, medico e scientifico. A guidarla sarà Ferruccio Fazio, ex ministro della Salute e oggi sindaco di Garessio. Fazio, inoltre, è anche medico nucleare e pioniere in Italia nell’utilizzo della PET. Fu proprio lui nel 2009, allora vice ministro della Salute, a gestire l’emergenza in Italia da virus A/H1N1 (influenza suina) coordinando una Unità di crisi nazionale per affrontare la pandemia. Insieme a lui agiranno il professor Giovanni Di Perri, responsabile delle Malattie infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino Guido Giustetto, il coordinatore straordinario per il coronavirus dell’Asl di Vercelli Pietro Presti e Massimiliano Sciretti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino.
Innanzitutto desidero ringraziare tutti gli esperti del gruppo di lavoro, a cominciare da Ferruccio Fazio, per la grande disponibilità a mettere le proprie competenze a servizio della Regione e del territorio. Accanto a una Fase 2 per l’economia, al Piemonte serve anche una Fase 2 per la sanità“, ha spiegato Alberto Cirio. “Dobbiamo fare una analisi accurata delle carenze strutturali: oggi che le ferite sono ancora aperte siamo in grado di capire dove il sistema sanitario necessita di maggiori interventi e da lì ripartiremo per costruire una reale medicina di territorio. Parlo di costruire e non di “ricostruire”, perché la grande carenza in questa pandemia è stata la rete organizzativa di medicina territoriale. Dobbiamo progettare il ritorno alla regolare attività delle nostre strutture ospedaliere, ma ancor di più elaborare un programma per costruire un reale rapporto ospedale-territorio“, ha concluso.

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«Ringrazio tutti coloro che hanno accolto il nostro invito a farne parte – commenta l’assessore alla Sanità Luigi Icardi –. Insieme predisporremo un programma non solo di medio e lungo periodo, ma anche immediato, per essere pronti ad affrontare l’evolversi di questa pandemia e una nuova emergenza se dovesse ricapitare a breve. Le criticità strutturali che il sistema ha mostrato nella sua organizzazione territoriale e l’esperienza maturata, in questo momento di enorme emergenza, saranno la base su cui costruire il futuro della sanità piemontese».

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La task force avrà il compito di formulare delle proposte per il miglioramento dell’assistenza territoriale, analizzandone il contesto attuale alla luce delle crescenti criticità cumulatesi negli ultimi anni, ma anche mettendo a confronto l’esperienza piemontese con quella di altre Regioni italiane. Obiettivo costruire una strategia per la futura programmazione sanitaria con particolare attenzione alla medicina di territorio e al corretto rapporto assistenza ospedaliera e territoriale.

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Parteciperà ai lavori del gruppo anche il prof. Alessandro Stecco, neuroradiologo e presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.

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La task force, inoltre, si interfaccerà nei suoi vari obiettivi con i rappresentanti di tutte le categorie di riferimento sia in ambito accademico che sanitario.

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