21 Aprile 2020
15:14
Coronavirus: per gli esperti il 20% delle città italiane non è pronta a ripartire, Alessandria compresa
ALESSANDRIA – Più del 20% delle città italiane “non sarà in condizione di ripartire immediatamente, ma farà molta fatica, perché non ha le infrastrutture e le tecnologie adatte ad affrontare la complessità” della fase 2 post emergenza. Il dato arriva da un report stilato da Ey e nato incrociando gli indicatori di resilienza dello Smart city Index di EY (fattori sanitari, economici e sociali) con i dati del contagio Covid-19.
Per le città lombarde come Milano, Bergamo e Brescia è prevista una “ripartenza frenata” dagli alti livelli di contagio, nonostante siano tradizionalmente “smart“, ovvero con sistemi di mobilità, reti Tlc e reti di sensori molto avanzate. Tra queste anche Venezia, Torino, Firenze, Genova, Parma, Bologna, Padova, Pavia e Trento. Al contrario sarà “una ripartenza facile” per molte città del Centro-Sud Italia come Cagliari, Bari, Lecce, Siena e Pisa che “hanno infrastrutture e tecnologie già pronte, e possono controllare meglio i pochi contagi sul loro
territorio“.
È invece critico il quadro di Alessandria che vanta – in negativo – un rapporto alto contagio/scarsa resilienza. A far compagnia alla nostra provincia le zone più colpite dal coronavirus come Cremona, Lodi e Lecco. In città di punta come Roma, Napoli, Catania e Palermo, insieme a L’Aquila e Viterbo, “la ripartenza potrebbe avvenire assai presto, dato il basso livello di contagio, ma più lentamente, perché le loro infrastrutture di mobilità e comunicazione non sono di livello elevato“. In questa categoria ci sono anche Caltanissetta, Caserta e Crotone.