5 Maggio 2020
05:53
Riparti Piemonte: ecco come saranno distribuiti gli oltre 800 milioni di euro
PIEMONTE – “Mettere benzina” nella macchina della Regione Piemonte. Il Governatore Alberto Cirio ha utilizzato questa similitudine per descrivere il Decreto Legge Riparti Piemonte, un piano da oltre 800 milioni di euro approvato dalla giunta per il rilancio di tanti settori dell’economia piemontese, fiaccata dall’emergenza coronavirus.
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“Prudenza deve far rima con ripartenza” ha sottolineato Cirio “un progetto chiaro, con risorse certe, che potrà essere migliorabile dal gruppo di lavoro, composto da tutti i rappresentanti delle forze in campo. Due gli aspetti: quello finanziario, con la copertura finanziaria, e quello legislativo, con le procedure utilizzare contro il partner. Con questi stanziamenti” ha aggiunto il presidente “non intaccheranno sulla situazione finanziaria dell’ente, circa 200 milioni sono le nuove risorse messe in campo. Sul fronte dei tempi ci giochiamo la sopravvivenza. Il Piemonte ha bisogno di essere curato subito. Occorrono cure giuste e immediate. Riguardo ai bandi previsti tra maggio e giugno, favoriremo assegnazione diretta. Martedì il piano Riparti Piemonte arriverà in Consiglio mentre mercoledì inizierà a lavorarci il gruppo di lavoro, un organismo dove anche le opposizioni sono state contemplate, con l’impegno a elaborare un documento definitivo entro la metà di maggio. Ogni volta che una parte sarà approvata sarà stralciata dal resto per avere una immediata approvazione. Lavoreremo tutti i giorni per avere un documento finale, con la più ampia condivisione possibile”.
45 i milioni di euro destinati alle famiglie, giovani e per la scuola (e, tra questi, 15 per il sostegno rette servizi della scuola infanzia, 15 per l’emergenza affitti, 5 per l’attività didattica e scolastica per assistenza, “una sorta di estate ragazzi anticipata quando i genitori lavorano” e infine 10 milioni per il fondo per chi non può accedere agli ammortizzatori sociali.
180,7 milioni di euro per il sostegno a imprese e autonomi mentre sono 78.7 i milioni di euro nel commercio: tra questi ci saranno 17,3 milioni sostegno investimenti e la messa in sicurezza, altri 11 milioni di euro per quelle attività rimaste chiuse e, infine, 50.4 milioni per bar, ristoranti, agriturismo, sale da ballo, discoteche, taxi e noleggio.
All’artigianato andranno 62,6 milioni: 37.6 milioni come contributo a fondo perduto fino a 2500 euro per gelaterie, pasticcerie e catering, ristoratore da asporto e quello non in sede fissa, barbieri, parrucchieri, centri estetici e centri benessere, oltre a 25 milioni come fondo unico alle imprese, oltre a un sostegno agli imprenditori.
Rispetto ai 14 milioni di euro per i lavori pubblici, l’intenzione della giunta è limitare la partecipazione di aziende extra Piemonte. “Un provvedimento che sarebbe illegittimo in momenti di pace, ma oggi che il comune stia nel raggio della sua regione. Attendiamo una risposta della Prefettura”.
55 milioni di euro andranno alla sanità per l’integrazione salariale di mille euro per gli operatori sanitari.
40.2 milioni andranno alla agricoltura: tra queste anche 450 mila euro per comprare container, utili a chi lavora nell’azienda agricola e che così non sarebbe costretto a spostarsi.
11 milioni di euro andranno alla cultura, oltre a 34,1 per il turismo, 7.5 per l’emergenza sport, tra cui 4.3 in più, a fondo perduto per associazionismo sportivo, anche per chi ha in affitto palestre, 2.2 per le agenzie di viaggi.
Riguardo i 23.6 milioni alle imprese cooperative, Cirio ha annunciato la sospensione delle rate delle cooperative edilizie e dei canoni demaniali.
2 milioni di euro finanzieranno l’assistenza per i 170 centri diurni piemontesi, 40 per la ricerca e, tra questi, anche 10 milioni per il potenziamento laboratori, 3.2 milioni in digitalizzazione per favorire lo smart working nelle imprese.
10 milioni infine per la per riduzione fiscale: 3 milioni per la riduzione bollo auto per acquisto Euro 6 e 7 milioni per riduzione Irap per nuove imprese che scelgono di restare qui.