5 Maggio 2020
17:09
In Piemonte autorizzati i test sierologici per i cittadini nei laboratori privati
PIEMONTE – Dal 4 maggio anche i singoli cittadini piemontesi potranno effettuare i test sierologici all’interno dei laboratori privati. Lo ha sottolineato in una nota l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi rispondendo a un question time del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
“I test somministrati dovranno essere quelli approvati dal Ministero della Salute e avranno solo valore epidemiologico” ha sottolineato il Vice Presidente della Commissione Sanità Domenico Rossi “poiché, ad oggi, non possono sostituire i tamponi per la funzionalità diagnostica”.
“E’ fondamentale che gli esiti dei test siano inclusi all’interno del piano epidemiologico regionale – conclude il vice-Presidente –. Solo così avremo a disposizione dei dati sulla circolazione virale del SAR-CoV-2 nella popolazione da affiancare ai dati che sono stati raccolti in questi mesi attraverso i tamponi. Tutti dati fondamentali per la gestione dei prossimi mesi”.
“Finalmente l’assessorato alla Sanità, su nostra richiesta, ha fatto chiarezza su questo aspetto” ha detto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani “Finalmente l’assessore Icardi torna sui propri passi così il Piemonte, al pari di altre Regioni che si erano mosse già nei giorni scorsi, permetterà ai cittadini di effettuare i test pagando di tasca propria. Però manca ancora un intervento della Regione per evitare speculazioni e fissare regole certe per aziende e cittadini”.
“Abbiamo infatti chiesto un Piano regionale, che includesse anche cittadini e operatori delle strutture socio assistenziali, per governare questo importante fronte nella lotta al Covid ed un’attività proattiva della Regione per calmierare i prezzi e avere test qualitativamente adeguati. Sarebbe inaccettabile se qualcuno lucrasse, oltre misura, in questo momento così delicato. Da Icardi non è arrivata nessuna risposta in questo senso, ad eccezione del “liberi tutti” ai test sierologici anche nei laboratori privati. Come si devono comportare le aziende che hanno ripreso la propria attività? Quali accorgimenti sono garantiti per i lavoratori? Serve una chiara organizzazione che, ad oggi, non c’è. La Fase 2 prosegue sulla stessa linea della Fase1: confusione e inadeguatezza”.