Autore Redazione
venerdì
8 Maggio 2020
08:32
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Cronaca - Piemonte

Perché in Piemonte negli ultimi giorni c’è stata una leggera crescita della curva dei contagi

Perché in Piemonte negli ultimi giorni c’è stata una leggera crescita della curva dei contagi

PIEMONTE – Cresce nuovamente il numero dei contagi in Piemonte. Una leggera risalita che ha visto la curva epidemiologica risalire dopo una decrescita importante. Dati alla mano questa è stata l’escalation: lunedì 4 maggio i nuovi contagi erano stati +115, martedì 5 erano stati +152, mercoledì 6 erano stati +165, nella giornata di ieri sono stati invece +196. Un incremento costante, non eccessivo, ma comunque da non sottovalutare e monitorare con attenzione. Soprattutto in questa fase 2 appena iniziata.

Questo aumento deve essere al momento considerato come un dato fisiologico e non dovrebbe destare troppo allarme. Il virus, infatti, non è ancora stato sconfitto ma è semplicemente diminuito nell’intensità dei contagi. Bisogna anche smentire l’infondata opinione che l’aumento delle positività coincida con la fase 2. Al momento è ancora presto per verificare l’incidenza delle timide aperture con quanto si è verificato in questi giorni. I dati reali sugli effetti della convivenza con il virus, infatti, si vedranno secondo gli esperti a partire dalla fine della seconda settimana di maggio ovvero intorno al 18, quando il Governo dovrebbe avviare il processo di ulteriori aperture salvo problemi legati proprio a una nuova ondata del Covid-19.

Il dato basso di lunedì, quello con appena 115 pazienti risultati positivi in più rispetto al giorno precedente, si deve a una differente modalità di diffusione dei dati rilevati da parte dell’Unità di Crisi con rilevazioni alle 12 invece che alle 17. I numeri del 4 maggio, quindi, erano stati raccolti in 19 ore (invece che 24) di cui una decina notturne dove i laboratori non sono in funzione a pieno regime. Da qui il dato estremamente parziale. Decisamente positiva, invece, la curva dei guariti: se ne sono aggiunti ieri 387 (mercoledì erano 327) portando ben oltre quota settemila il totale (7278). Altri 3.106 malati sono invece quelli considerati in via di guarigione in attesa del secondo tampone.

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