Autore Redazione
venerdì
15 Maggio 2020
21:01
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Cronaca - Novi Ligure

Novi, sindacati ad ArcelorMittal: “Basta speculare sulla pelle dei lavoratori”

Novi, sindacati ad ArcelorMittal: “Basta speculare sulla pelle dei lavoratori”

NOVI LIGURE – I sindacati di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e le rsu dei lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure di ArcelorMittal hanno utilizzato toni molto duri nel commentare l’esito dell’incontro con i responsabili del sito, a proposito della richiesta di proroga della cassa integrazione per cinque settimane per tutti i lavoratori dello stabilimento novese. 

Solo due settimane fa ArcelorMittal di Novi Ligure ha presentato richiesta di deroga al Prefetto di Alessandria per anticipare la ripartenza dello stabilimento chiuso in base alle ordinanze ministeriali, argomentando l’urgenza di ordini da spedire e l’esigenza di ripartire per non perdere clienti.

Le rsu hanno sottoscritto un protocollo sanitario in base alle disposizioni nazionali, che prevedeva anche test sierologici, per consentire la ripartenza in sicurezza per i lavoratori ed a distanza di appena 10 giorni, non avendo nemmeno ultimato la ripartenza dello stabilimento, arriva la comunicazione di proroga della Cassa Integrazione per coronavirus per 5 settimane, per tutto lo stabilimento. Analoga comunicazione è stata fatta a Genova. E’ evidente che dietro a tali fatti ci sia una regia generale del gruppo che deve determinare o meno la propria permanenza sul territorio italiano ed il piano industriale per l’assetto futuro.

Per questo le organizzazioni sindacali e le rsu hanno ribadito l’esigenza di un piano industriale serio, che chiarisca le prospettive future anche per Novi Ligure, dove i dipendenti vivono una situazione di totale incertezza e hanno richiesto una integrazione salariale durante il periodo di cassa al fine di attutire l’impatto economico e sociale che la cassa integrazione comporta.

L’azienda ha dichiarato di non avere al momento nessun mandato di proseguire la trattativa ed il tavolo è stato riconvocato a lunedì. Questa situazione si presenta grave e paradossale ed evidenzia ancora una volta l’assenza di relazioni sindacali chiare e corrette in un contesto di totale superficialità ed approssimazione da parte di una multinazionale presente a livello internazionale sul mercato dell’acciaio”. 

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