Autore Redazione
venerdì
29 Maggio 2020
08:40
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Cronaca - Alessandria

Truffe online sulla compravendita delle mascherine: ecco come non cascarci

Truffe online sulla compravendita delle mascherine: ecco come non cascarci

ALESSANDRIA – L’obbligo nella fase 2 di indossare mascherine, in alcune regioni anche all’aperto come in Piemonte, ha scatenato una vera e propria corsa per accaparrarsi questo dispositivo di protezione. E se nelle farmacie alessandrine si stentano a recuperare a causa dell’enorme richiesta, sempre più cittadini ricorrono all’online. Metodo, questo, che non comporta rischi di truffa.

A segnalare questo fenomeno è la Questura di Alessandria in un lungo post sulla sua sempre attivissima pagina Facebook. In particolare la Polizia postale ha segnalato l’incremento di numerose denunce presentate da diverse aziende e privati che dichiarano di essere stati vittime di raggiri mentre tentavano di acquistare i Dpi per dipendenti, clienti o uso personale.

Nel comunicato si legge che “in molti casi le vittime delle truffe, dopo aver individuato una società che si dichiarava in possesso della merce ricercata, veniva invitata a fare l’ordine e a pagare in anticipo con bonifico bancario su conti creati appositamente per gestire i soldi truffati. Infatti, dopo il pagamento, del materiale nessuna traccia mentre i soldi bonificati in poco tempo sparivano dal conto e venivano distribuiti a vari soggetti“. Gli investigatori della Postale hanno comunque già provveduto a bloccare una parte delle somme arrivate su questi conti di appoggio utilizzati per la truffa e hanno aperto un’indagine.

Per evitare di cadere nelle truffe online delle mascherine (come di altri Dpi) la Polizia postale consiglia a “chiunque stia cercando di acquistare dispositivi di protezione individuale, di affidarsi a canali sicuri, verificando prima di concludere l’affare, se l´azienda sia effettivamente esistente e se sia affidabile, ricercando in Rete recensioni su di essa ed esperienze di precedenti clienti, i cosiddetti feedback. Importante sarebbe anche effettuare un controllo della corrispondenza tra l´indirizzo dichiarato della sede con un immobile destinato a fini commerciali, utilizzando strumenti comuni come ad esempio Google street view“.

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