Autore Redazione
venerdì
3 Luglio 2020
05:37
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Cronaca - Alessandria

Comitato Stop Solvay: “Scoperta altra sostanza pericolosa. Sindaco intervenga”. La replica dell’azienda

Comitato Stop Solvay: “Scoperta altra sostanza pericolosa. Sindaco intervenga”. La replica dell’azienda

ALESSANDRIA – Il sindaco Cuttica di Revigliasco chieda lo stop alla produzione di Pfas alla Solvay”. Questo l’appello del Comitato Stop Solvay che, a pochi giorni dalla Conferenza dei Servizi rispetto al progetto di ampliamento della produzione di C6O4 chiesto dalla Solvay, ha espresso tutta la sua preoccupazione per la situazione di Spinetta Marengo e non solo.

“Forse il caso di Montecastello non è un unicum” ha sottolineato Egio Spinetoper questo si faccia uno studio accurato sulle sostanze tossiche che si sarebbero accumulate. Chiediamo anche uno screening sulla popolazione di Spinetta e Montecastello, sul modello di quello che è stato fatto in Veneto, quando sono stati coinvolti circa 100 mila cittadini. Infine è fondamentale il monitoraggio accurato di tutti i pozzi”. 

“L’indagine epidemiologica sia continua nel tempo, con aggiornamenti costanti” ha sottolineato l’ingegnere spinettese Claudio Lombardi, ex assessore all’Ambiente e componente del Comitato Stop Solvay “già nelle prime due parti dell’approfondimento sollecitato dalla precedente amministrazione di Alessandria erano emersi dei risultati preoccupanti, con un aumento riscontrato di tumori e patologie legate al rene oppure alla tiroide, di ipertensioni o di insufficienza renale. Dalla Conferenza dei Servizi è emerso che le tecnologie proposte per produrre C6O4 e, in genere, i Pfas sono obsolete e inquinanti. Solvay ha chiesto 60 giorni di sospensione per riformulare il progetto. Cosa emerge, quindi, razionalmente? Che in questo momento si sta producendo C6O4 con queste tecnologie. Ora abbiamo anche scoperto l’esistenza di una nuova sostanza, Adv 7800, anch’essa della famiglia degli Pfas, anch’essa prodotta con tecnologie obsolete e inquinanti. Il sindaco Cuttica, quindi, deve chiedere il fermo degli impianti fino a quando la Solvay non presenti un progetto che non permetta la fuoriuscita di una sola molecola inquinante, né in acqua né in aria. Dalla Conferenza dei Servizi è emersa la completa inefficienza della barriera idraulica, che non permette di trattenere all’interno tutte le sostanze tossiche prodotte, col conseguente inquinamento del terreno, della falda e, probabilmente, in parte anche nell’atmosfera”. 

Non si è fatta attendere la replica di Solvay: “In Solvay si producono centinaia di sostanze e non vi sono sostanze misteriose da scoprire. Quanto prodotto a Spinetta Marengo viene trattato secondo le migliori tecnologie esistenti al mondo con efficienze di abbattimento di gran lunga superiori ai requisiti minimi previsti e sotto il costante controllo degli Enti”. 

Siamo i primi a voler garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti in Solvay e per questo effettuiamo costantemente da anni il biomonitoraggio nei lavoratori che non ha mai rilevato elementi che possano essere ricondotti ad effetti patologici relativi all’esposizione professionale”. 

“Tramite il pompaggio in continuo di ben 450 m3/h di acqua, viene garantito il buon funzionamento della falda e Solvay ha già adattato efficacemente il trattamento dell’acqua della barriera anche ai Pfas con un articolato sistema a carboni attivi ad alta efficienza e resine a scambio ionico. Per quanto riguarda l’Adv 7800 si tratta di una sostanza nota da sempre agli Enti preposti e presente nella documentazione ufficiale come l’Autorizzazione ambientale e i Modelli di ricaduta”. 

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