Autore Redazione
sabato
4 Luglio 2020
09:47
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Cronaca - Eventi - Alessandria

L’emozione eterna del teatro. Recensione di Ofelia non deve morire

Un successo il secondo appuntamento della rassegna “Quattro spettacoli li facciamo!” organizzata da Gli Illegali. In scena Patrizia Camatel in un testo firmato da Luciano Nattino
L’emozione eterna del teatro. Recensione di Ofelia non deve morire

ALESSANDRIA – “Quattro spettacoli li facciamo!” è una dichiarazione di intenti, oltre che il titolo della rassegna organizzata dalla Compagnia Teatrale Gli Illegali nel chiostro di Santa Maria di Castello, nell’ambito del progetto Borgo del Teatro. E’ il segno di una ripresa dopo la lunga pausa dell’emergenza sanitaria ed è un impegno, lo stesso che non ha fermato ieri, venerdì 3 luglio, il secondo appuntamento, nonostante il violento temporale che lo ha preceduto.

“Ofelia non deve morire”, della Casa degli Alfieri – Archivio della Teatralità Popolare, interpretato da Patrizia Camatel, è andato in scena, di fronte ad un numeroso pubblico, non nel chiostro di Santa Maria di Castello, ma, al riparo dalla pioggia, alla Casa di Quartiere di via Verona, uno spazio ben attrezzato e ampio, dove tutte le misure di sicurezza e distanziazione sono state ampiamente rispettate.

La magia della finzione che si fa vita, il rapporto di continuo scambio tra personaggio e interprete trapelano nel dialogo tra una giovane donna appassionata di teatro e Shakespeare. Luciano Nattino aveva scritto e diretto “Ofelia non deve morire” attingendo al suo amore per il teatro e trasferendolo nel personaggio di Kate, desiderosa, in un’epoca in cui solo nell’italiana commedia dell’arte alle donne era permesso recitare, di prendere parte alla magia della scena, sulle cui assi “l’ardimento deve cominciare”. E allora, con un salto mentale di 400 anni, lo spettatore è invitato ad immaginare il Globe Theatre, la sua illuminazione a torce e candele, una Londra tetra e popolosa, le locande sulla lunga strada da percorrere a piedi in quattro giorni, partendo da Stratford-upon-Avon, paese natale che Kate ha in comune con il Bardo. C’è il contesto storico, ci sono particolari della vita di Shakespeare e c’è l’Amleto, la nuova tragedia in scena al Globe, ancora in fase di perfezionamento e già un capolavoro da lasciare senza fiato.

Patrizia Camatel è una Kate dalle tante sfumature, si sdoppia e ritorna ad essere una narratrice ironica fuori campo, interpreta brani dell’Amleto e una pillola di commedia dell’arte, canta con una voce sorprendente. La sua protagonista è ingenua e un po’ goffa, ma anche risoluta e sostenuta da una passione ardente, alterna l’umiltà della sua posizione modesta alla consapevolezza di poter recitare, osa infine dare dei consigli al grande drammaturgo. Con leggerezza, come per gioco, si trasforma in una fragile e innamorata Ofelia (che secondo lei non dovrebbe morire), ma anche in Amleto e negli altri protagonisti della tragedia, sempre rivolgendosi a Shakespeare, che la guarda dall’alto della galleria del Globe. Su tutto un tono lieve che accompagna in un viaggio in un tempo lontano in cui nacquero e furono pronunciate parole immortali, che ancora oggi prendono vita in quel prodigio ogni volta unico che è il teatro. E’ tutta qui, dal vivo e per bocca e corpo di un’interprete che sa creare un mondo dal nulla, che si perpetua l’incanto, non certo on line.

In molti sono usciti di casa, nonostante il temporale, per riprovare le emozioni di cui il lockdown ci aveva privato e, di certo, “Quattro spettacoli li facciamo!” è stata una scommessa vinta. La rassegna, realizzata grazie al contributo della Fondazione SociAL, all’ospitalità del Chiostro Hostel and Hotel (e, in caso di mal tempo, della Casa di Quartiere), al sostegno del Distretto d’Innovazione Sociale Borgo Rovereto e al patrocinio della Provincia di Alessandria, continuerà sino a venerdì 24 luglio.

Venerdì 10 luglio sarà in scena “Giorni felici” de Gli Illegali, scritto da Massimo Brioschi e da lui diretto insieme a Luigi Di Carluccio e Roberta Ponticello. Lo spettacolo, interpretato da Antonio Coccimiglio, Monica Lombardi, Elisabetta Puppo, parla di incomunicabilità, di tre persone legate tra loro, ma comunque isolate ognuna nel suo mondo.

La rassegna terminerà venerdì 24 luglio con “RivelaCovid”, spettacolo itinerante de Gli Illegali lungo le arcate del chiostro in due repliche, alle 21 e alle 22.

L’ingresso è sempre gratuito, ma è necessaria per ogni spettacolo la prenotazione sul Sito web: www.illegali.it/prenota opp al Tel. 3351340361 anche WhatsApp o alla Email: info@illegali.it. Nel caso, dopo la prenotazione, non ci si possa recare allo spettacolo, sarà necessario avvisare telefonicamente. Gli spettatori dovranno portare con sé la mascherina e dovranno presentarsi con un certo anticipo e ascoltare e rispettare le semplici istruzioni che verranno fornite all’ingresso.

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