28 Luglio 2020
14:09
Auguri a Gildo Farinelli, il re della musica a Valenza: 70 anni sempre sulla cresta dell’onda
VALENZA – Basta il nome, Gildo, perché c’è solo una persona come lui, granitico monumento musicale della provincia. Occhi celesti, cuffie sempre a portata di mano, la musica nel cuore. Gildo Farinelli oggi, 28 luglio, compie 70 anni. Davanti al suo mixer sono passate intere generazioni che, grazie a lui, hanno ballato e si sono divertite. Fu lui a dare una struttura vera alla prima radio libera di Valenza, Radio Gold Valenza. Ma la passione per la musica lui l’aveva “fin da bambino ed è poi esplosa con l’avvento delle radio libere“. La radio divenne “un lavoro, inventato perché allora non c’erano molti esempi, si ascoltavano alcune emittenti straniere per carpirne i segreti e applicarli nelle nostre realtà. Usavamo il Geloso per registrare i programmi di Radio Lussemburgo, per esempio, che andava in onda solo di sera e capire come muoverci“.
La radio di allora d’altronde era completamente diversa, spiega Gildo, “tutto era artigianale, occorreva risolvere molti imprevisti e quella del radiofonico non era ancora una professione, tutto si costruiva all’impronta, in quel momento“. Nel 1976 Gildo entrò in Radio Gold Valenza e diede una faccia all’emittente in cui si faceva di tutto “dallo speaker al commerciale“. Allora “si andava nei negozi personalmente per chiedere la pubblicità, si creavano i testi, si raccoglievano i dischi, si selezionava la musica perché il mondo della radio era completamente nuovo“. Queste difficoltà, insieme all’adrenalina e a un periodo di grande sperimentazione, avevano dato vita a una “seconda famiglia” in cui i rapporti erano “genuini e forti tant’è che quelle amicizie sono rimaste nel tempo“. Tra i tanti legami Gildo ricorda quello con Gerry Lanzetti “il mio alter ego con cui ho avuto un bellissimo rapporto, insieme a me protagonista di belle serate, le primissime, in un periodo in cui si inventava tutto“. Gildo dall’alto dei suoi 70 anni non è un nostalgico o malinconico amante del passato e questo è forse l’aspetto che gli ha permesso di rimanere il punto di riferimento musicale per Valenza nonostante l’incedere del tempo. “Per me la musica è tutta bella, non ci sono generi particolari, deve solo essere capace di toccare le corde giuste, anche un coro degli Alpini se colpisce nel segno è meraviglioso, io sono sempre stato aperto sul fronte musicale e forse questo mi ha permesso di continuare a fare questo mestiere fino a oggi”.
Sebbene i tempi cambino e i ricordi siano comunque una cosa bella “sono loro a spiegarti che il tempo passa e allora devi tornare con i piedi per terra e così ho sempre accettato quello che il mercato propone come fanno i grandi, come Luciano Tirelli e Luca Ficalbi che in questo sono bravissimi“. Gildo Farinelli è amato da tutti, lui che nel tempo ha saputo sempre rinnovarsi diventando un impresario musicale, il sottofondo di tante feste, la colonna sonora di molteplici storie d’amore e non solo. Il suo sorriso solare come la musica che propone ha riempito la vita di migliaia e migliaia di valenzani e anche la sua, valenzani con cui ha sempre avuto un rapporto schietto, sincero “con grande disponibilità e forse per questo ho un bellissimo rapporto con tutti“.
Se si volta indietro Gildo apprezza tutto della propria vita perché si è “inventato ogni cosa, con spirito pionieristico e tutto è stato bello: una volta i dischi si dovevano cercare, c’erano le richieste in tempo reale, bisognava trovare soluzioni, e tutto era improntato alla soddisfazione dell’ascoltatore, un gesto d’amore“. Dopo 70 anni è cambiata ogni cosa con “le radio nazionali divenute estremamente professionali e a livello locale Radio Gold brilla per la sua capillarità e presenza, un punto di riferimento. Tutto questo è figlio degli errori commessi in passato, fatti da noi ma che hanno permesso alle radio di crescere“. Il segreto, spiega, sta sempre nella voglia di superarsi e di inventare, come avvenuto sabato a Valenza con un format che racconta la radio ma unisce vari generi. Con i suoi 70 anni Gildo è molto chiaro, non perde la voglia di proporre musica “fonte di vita perché mi aiuta. Con lei credo di aver fatto un buon lavoro finora e bene o male posso dire di aver seminato qualcosa e questo mi rende orgoglioso. Perciò W la musica a 360 gradi“.