Autore Redazione
domenica
9 Agosto 2020
05:21
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Cronaca - Alessandria

Una gita fuori porta: al Ricetto di Candelo dove il tempo si è fermato

Una gita fuori porta: al Ricetto di Candelo dove il tempo si è fermato

RICETTO DI CANDELO – Un luogo magico dove la storia sembra essersi fermata a tempi passati, quasi magici. Parliamo del Ricetto di Candelo in provincia di Biella, uno degli esempi meglio conservati dell’Europa centrale di struttura fortificata all’interno di un paese al cui interno si accumulavano beni e viveri del signore locale. Una sorta di dispensa fortificata da sfruttare in caso di attacchi o assedi.

LA STORIA DEL RICETTO DI CANDELO

Il ricetto si compone di 200 edifici che occupano circa 13 mila metri quadri a forma pentagonale per un perimetro di poco più di 470 metri. Misura circa 110 metri di larghezza per 120 metri di lunghezza. Il complesso è attraversato da strade molto strette. La presenza del Ricetto è certificata già nell’anno 988, in pieno Medioevo ma chi ne ha studiato la storia tende a identificarne l’attuale configurazione tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo. La struttura è quasi interamente cinta da mura, con torri cilindriche agli angoli, a esclusione del lato meridionale dove nel 1819 è stato costruito il palazzo comunale. Secondo un’antica leggenda locale in prossimità della torre angolare di sud-ovest si dipanava un tempo una galleria che conduceva in riva al torrente Cervo.

COSA VISITARE AL RICETTO DI CANDELO

Il Ricetto di Candelo “non è monumento statico ma un sistema dinamico aperto”. Al suo interno, infatti, si trovano manufatti architettonici, cantine vitivinicole, propaggini storiche e ambientali che “costituiscono un sistema integrato di realtà connesse“. Il Ricetto di Candelo in questo senso accoglie il visitatore in un sistema museale continuo e costante che si rivolge a grandi e piccini. Ed è anche in questo che si distingue dal museo classico come semplice luogo di deposito, in quanto è sistema integrato, costituito da più nodi, più sale e cellule, unite tra loro in percorsi museali coerenti e connessi.

PRODOTTI TIPICI DEL RICETTO DI CANDELO

Sono tanti i prodotti tipici del Comune di Candelo, dove si trova il Ricetto. Molto famosi sono i fiori di Candelo. Il nome potrebbe trarre in inganno, in realtà si tratta di un dolce tipico con ingredienti interamente locali come mirtilli, semi di papavero e nocciole del Piemonte. Impossibile non finire un pasto con l’Amaro Baraggia che arriva oggi a noi grazie un’antica ricetta Medioevale. Per chi vuole invece qualcosa di più forte il consiglio è quello di assaggiare la Grappa Receptum, un liquore ottenuto tramite una distillazione tradizionale in alambicchi discontinui di cui esistono due versioni: una monovitigno di Grignolino, secca ma delicata e un monovitigno di Nebbiolo con un anno di invecchiamento in botte di rovere, più morbida ed equilibrata.

COSA MANGIARE A RICETTO DI CANDELO

Gli amanti degli insaccati apprezzeranno senza dubbio il Salam ‘d l’ula, un insaccato casereccio con carni magre della spalla e del guanciale di punta di costina di suino nazionale macinate a grana media e impastate con aggiunta di sale e aromi naturali in budello di maiale. E che dire della Paletta, un salume per cui si utilizza la scapola della spalla di suino nostrano maturo adeguatamente refilata, sgrassata poi salata e massaggiata e addizionata di aromi lasciata riposare per 15 gg. Insaccata in budello naturale e fatta maturare si può mangiare sia cruda che cotta. I formaggi sono le Maccagnette alle erbe (Mortaràt) – le Sfizie di René e Simon: sono una vasta famiglia di formaggi aromatici, consistenti in cagliate, strizzate sommariamente in un telo e poi stagionate sotto erbe alpine e pepe, oppure sotto farina di mais con l’aggiunta di gheriglio di noci o in molte altre gustose varianti. Da citare anche le deliziose fritelle di sambuco.

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