Autore Redazione
sabato
17 Ottobre 2020
05:42
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Cronaca - Alessandria

Questo weekend tornano le Giornate del Fai anche in provincia di Alessandria

Questo weekend tornano le Giornate del Fai anche in provincia di Alessandria

ALESSANDRIA – Tornano questo weekend le Giornate Fai d’Autunno anche in provincia di Alessandria. Sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020 i volontari del Fondo ambientale italiano porteranno turisti, cittadini e curiosi a scoprire scorci e monumenti della provincia. Il tutto rispettando le disposizioni nazionali e regionali in materia di lotta alla diffusione del Covid-19.

In provincia di Alessandria sono in tutto 20 i siti aperti grazie ai volontari del Fai. Sarà infatti possibile visitare chiese, palazzi, torri e altri edifici storici. Ad Alessandra il focus delle Giornate Fai d’Autunno sarà dedicato all’architetto milanese Ignazio Gardella. La prima tappa dell’itinerario sarà il Presidio Riabilitativo Teresio Borsalino, nato in seguito all’alluvione del novembre 1994 e alla ristrutturazione degli spazi di quello che fu il Sanatorio Antitubercolare Vittorio Emanuele III. Inaugurato nel 1936, è un esempio emblematico del nascente razionalismo per l’assoluta mancanza di decorazione. La visita permetterà di scoprire la chiesa, che Ignazio ha plasmato secondo un lessico nuovo, intriso di riferimenti internazionali, in antitesi al classicismo paterno. La torre campanaria a traliccio caratterizza l’edificio e denuncia, in maniera forte, l’adesione a un nuovo modo di “fare architettura”.

Poi sarà la volta del Dispensario antitubercolare di Alessandria, luogo di prevenzione contro la tubercolosi realizzato tra il 1934 e il 1938, è una delle opere più celebri di Gardella, che accede di diritto al gruppo degli architetti del Movimento Moderno Italiano. Un’opera giovanile dalla lunga vicenda progettuale, in cui Gardella propone un’alternativa al modello definito dal Ministero per i dispensari antitubercolari, da lui non considerato adeguato perché la rigida simmetria, funzionale alla separazione fra uomini e donne, non consentiva una fruizione umana e compassionevole della struttura.

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