Autore Redazione
giovedì
22 Ottobre 2020
14:31
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Cronaca - Casale Monferrato

“La Fabula e l’Arbiciolù”: quando la promozione del Monferrato passa per lo storytelling

“La Fabula e l’Arbiciolù”: quando la promozione del Monferrato passa per lo storytelling

MONFERRATO“Vogliamo raccontarvi una storia fatta di storie. Uno storytelling attraverso il quale si vuole rendere omaggio ai luoghi e alle persone che hanno fatto della loro passione una filosofia di vita: uomini e donne dalle straordinarie capacità di cambiare le prospettive, per vedere le cose da un nuovo punto di vista. Dunque, mettetevi comodi, proprio qui, in Monferrato”. Le parole di Massimo (Max) Biglia, responsabile di IT.A.CÀ Monferrato, destano, fin da subito, curiosità e stupore. Si riferiscono a un nuovo progetto, avviato di recente sul web, La Fabula e l’Arbiciolù.

Di cosa si tratta? Parliamo dello storytelling (ossia l’arte di raccontare una storia) che si intreccia con una meravigliosa espressione dialettale che indica un individuo particolarmente ardito, vivace, intraprendente e con la voglia di sconfinare. Il titolo, singolare e al contempo affascinante, è stato scelto per presentare otto cortometraggi, tramite i quali è possibile scoprire i luoghi e le culture del territorio monferrino attraverso alcune modalità inconsuete: improvvisazioni e dialoghi in essi contenuti offriranno, infatti, la possibilità di vivere, sino in fondo, l’emozione del viaggio in maniera unica e responsabile. Una miscela di promozione del territorio monferrino, formazione didattica e narrazione: il tutto, ovviamente, a portata di click!

“Per contrastare le incertezze e le difficoltà di questo tempo sospeso, abbiamo realizzato alcuni documentari, immaginando, con i piedi per terra, di andare in un posto dove c’è il sindaco, il trifolau, la maestra del paese, l’artista, un viaggiatore e i custodi della terra. Potete anche non fare niente, se non emozionarvi“, spiegano gli ideatori . Senza ombra di dubbio, i protagonisti di questo affascinante racconto saranno: “Impegno, empatia, bene comune, diritti e doveri universali in un tempo complesso ma anche ricco di fermento e di occasioni per un cambiamento, non semplice, forse utopico, sicuramente necessario, che deve inevitabilmente partire e avere centro e motore in ogni singola persona”.

Abbiamo, dunque, provato a chiedere a Max Biglia in cosa consistesse l’impegno di cui sopra, con il quale, anche attraverso questo progetto, si cerca di mettere in risalto il Monferrato, una terra con innumerevoli potenzialità storiche, culturali, sociali, turistiche ed enogastronomiche: “L’impegno è una promessa, una passione, un vento che scompiglia e l’aria di casa che si ricombina, a cui rivolgere lo sguardo con disobbedienza, creatività, ottimismo e avventatezza”. Sono proprio questi gli ingredienti segreti alla base di un’idea interessante che si colloca in un progetto di più ampio respiro.

Il ciclo dei cortometraggi, infatti, rientra a pieno titolo nella rassegna “IT.A.CÀ – Migranti e Viaggiatori”, un festival diffuso che, in tutta Italia, per l’appunto, si occupa di turismo responsabile, innovazione turistica e cultura: un contenitore di esperienze, qualità, condivisione e aggregazione sociale ; un appuntamento fisso e irrinunciabile per tanti monferrini e non solo che ogni anno registra ampi e positivi consensi da parte del numeroso pubblico. Il ciclo dei cortometraggi La Fabula e l’Arbiciolù continuano ogni giovedì alle ore 20,45 sul canale YouTube “Ca’ Mon”. Non perdetevi, quindi, l’appuntamento di questa sera, giovedì 22 ottobre 2020.

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