Autore Redazione
martedì
27 Ottobre 2020
01:29
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Cronaca - Alessandria

Morti da coronavirus sul lavoro in Piemonte: Alessandria al secondo posto

Morti da coronavirus sul lavoro in Piemonte: Alessandria al secondo posto

PIEMONTE – Dal primo gennaio al 30 settembre in Piemonte le denunce di infortunio sul lavoro da nuovo Coronavirus sono 8.103 (189 in più rispetto alla rilevazione del 31 agosto, di cui 92 avvenuti a settembre, i restanti riconducibili ai mesi precedenti) e rappresentano il 15% dei casi totali rilevati a livello nazionale (54.128). I casi mortali sono 30 (4 in più rispetto al monitoraggio precedente), pari al 9,4% dei decessi da Covid registrati in Italia (319). Lo rileva ultimo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale Inail. Alla fine del lockdown (rilevazione al 31 maggio 2020), sottolinea il report, le denunce erano 7.200 di cui 17 con esito mortale: con la ripresa delle attività, nei mesi di giugno, luglio e agosto, si sono verificati 714 casi di cui 9 mortali.
L’analisi mese per mese  rileva che al picco dei contagi sul lavoro, soprattutto dei mesi di marzo e aprile, è seguito un ridimensionamento in particolare nei mesi estivi: a giugno in Piemonte le denunce in Piemonte sono state 393, a luglio 198, ad agosto sono scese a 123, anche per effetto delle ferie di cui hanno goduto molte categorie di lavoratori. In settembre, però, si è registrato un brusco aumento dei casi denunciati che sono passati a 189.
Dall’analisi territoriale di livello nazionale emerge che il Piemonte si conferma la seconda regione per numero di contagi denunciati (15% dei casi totali), preceduta dalla Lombardia con il 35,2%. Seguono l’Emilia Romagna (10,4%), il Veneto (8,5%) e la Toscana (5,6%). Per i casi mortali, come nelle precedenti rilevazioni, il Piemonte è al terzo posto con 30 casi, pari al 9,4% dei casi totali, preceduto dalla Lombardia (41,7%) e dall’Emilia Romagna (9,7%).

Anche tra le province italiane rimane sostanzialmente invariata la graduatoria: il primato negativo spetta a quella di Milano, con il 10,8% del totale delle infezioni sul lavoro denunciate, Torino è la seconda (7,8%) seguita da Brescia (5,4%) e Bergamo (4,6%). La distribuzione territoriale dei casi in regione rimane pressoché invariata: dal  1 gennaio – 30 settembre, è sempre la provincia di Torino a far registrare oltre la metà delle denunce, 4.212 (96 casi in più rispetto all’ultima rilevazione mensile) pari al 52% dei casi del Piemonte, seguita dalle province di Alessandria, di Novara, di Cuneo.
Nettamente inferiori i numeri delle denunce nelle altre province. Con 12 decessi (uno in più rispetto allo scorso 31 agosto) la provincia di Torino detiene il primato negativo per i casi mortali, seguita da Alessandria  e da Biella. Nessuna variazione per Vco, Novara e Cuneo. Nessun caso mortale ad Asti e Vercelli.   Il maggior numero di casi, segnala il report, è nel settore della sanità e assistenza sociale. Di conseguenza, infermieri, operatori sanitari e medici le professioni più colpite. Infine, sostanzialmente invariata la ripartizione delle denunce per classe di età e genere: il 42,7% dei casi denunciati è concentrato nella fascia di età 50-64 anni, seguita da quella 35-49 anni (36,9%) e 18-34 (18,1%); il 75,6% dei contagiati sono donne e il 24,4% uomini.

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