Autore Redazione
martedì
27 Ottobre 2020
15:51
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Cronaca - Alessandria

Anche il ballerino Marcello Nuzio contro il Dpcm: “Non si prende il covid danzando”

Anche il ballerino Marcello Nuzio contro il Dpcm: “Non si prende il covid danzando”

ALESSANDRIA –Un danno emotivo, psicologico ed economico”. Sul suo profilo Facebook anche il ballerino e insegnante alessandrino Marcello Nuzio si è fatto portavoce della protesta del mondo della cultura e dello sport contro le misure introdotte nell’ultimo Dpcm anti coronavirus.

“Noi ballerini e insegnante non ci nascondiamo ma mettiamo la faccia per salvare il mondo della danza di ogni tipo. Non si prende il covid ballando, o nei teatri. Abbiamo fatto di tutto quello che è stato chiesto dal nostro Governo. Risultato: chiusura! Danzare è vita, salvezza, cultura, educazione, disciplina, salute, rispetto, dignità. Vedi tanti che si lamentano, parlano ma stanno seduti a fare nulla. Questa è un’opportunità a fare qualcosa, adesso e per il futuro. Noi vogliamo danzare, vogliamo lavorare, vogliamo vivere, vogliamo andare avanti! Non vogliamo uccidere la nostra passione, anima e lavoro. Non vogliamo morire!”

Il ballerino, diventato famoso anche a livello nazionale per la sua partecipazione a Ballando con le Stelle, ha anche rilanciato l’appuntamento con la manifestazione pacifica e statica, in programma sabato 31 ottobre alle 11, davanti alla Prefettura di Alessandria. 

“Abbiamo indetto una manifestazione di protesta per rivendicare il diritto al lavoro delle scuole di danza. Una protesta nel massimo rispetto delle norme per chiedere: 
1 – La riapertura delle scuole di danza, chiuse indiscriminatamente, in quanto, non c’è nessuno studio epidemiologico che dimostri ci siano stati contagi/focolai partiti dalle scuole di Danza
2 – In Italia ad oggi ci sono oltre 100 mila tra associazioni e società sportive attive sul territorio. Il movimento danza Italiano in genere muove all’anno circa 5 miliardi di euro, senza considerare l’indotto tra abbigliamento, scarpe e accessori, sartoria, costumisti, truccatrici, parrucchieri, teatri, service tecnici, gare e competizioni ecc..
3 – Un protocollo specifico per le scuole di danza.
4 – Pretendiamo che ai giovani sia garantito lo studio della danza equiparato a quello scolastico.

– Il ballo è dare un’alternativa alla noia dei nostri giovani, ai videogame e alla televisione
– Insegnare ai giovani la disciplina, la condivisione degli obiettivi, lo sviluppo della motricità e della coordinazione
– Ultimo punto ma non per importanza, l’aspetto economico. Dietro le scuole di danza ci sono famiglie che hanno gli stessi bisogni e diritti delle famiglie dei nostri politici.

Tutto si svolgerà nel rispetto delle regole (mascherina correttamente indossata durante tutta la manifestazione e distanziamento di 2 metri) e nel massimo rispetto delle forze dell’ordine. Violenti e incivili non appartengono al nostro mondo. Ci dissociamo da qualsiasi protesta non civile!”

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