7 Novembre 2020
12:35
Sgominata banda di spacciatori che ricattava e pestava i loro clienti più benestanti
ALESSANDRIA – Prima gli fornivano a credito quantitativi importanti di droga poi, gonfiando anche a dismisura i prezzi di mercato, li minacciavano per estorcergli più denaro possibile. Questo il modus operandi di una banda di spacciatori e violenti che individuava le proprie vittime tra i tossicodipendenti dell’Alessandrino. Tutte persone con disponibilità di denaro e che erano solite per lo più acquistare cocaina. Se i malcapitati poi non avevano il denaro richiesto partivano pestaggi di inaudita violenza che almeno in una circostanza hanno portato alla perdita parziale della vista a una delle vittime. Ma le botte non erano l’unica cosa. Quando i debiti non venivano saldati per tempo, infatti, partivano delle sorte di multe con le vittime che dovevano restituire il doppio della cifra in un primo momento dovuta.
A finire in manette sono stati un 28enne di nazionalità albanese, nullafacente e irregolare sul territorio nazionale, e un operaio 41enne alessandrino. Entrambi erano già noti alle Forze dell’Ordine. I due, nei giorni scorsi, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, emesso dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Alessandria, la dottoressa Lisa Iovane, grazie alle accurate e puntuali indagini portate avanti in modo certosino dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria, diretto dal colonnello Giuseppe Di Fonzo. I militari sono inoltre riusciti a provare, oltre alla pericolosità dei soggetti, anche il fondato rischio che gli stessi potessero darsi alla fuga facendo perdere le loro tracce.
Le indagini sono state avviate ad agosto dopo la denuncia della convivente di una delle vittime, un libero professionista di Serravalle Scrivia. L’uomo aveva perso parzialmente l’uso della vista dopo un violento pestaggio venendo ricoverato in ospedale. Grazie a mirati servizi di pedinamento e all’analisi dei copiosi dati emersi nel corso delle indagini, i Carabinieri sono riusciti a far luce su una vicenda caratterizzata da ripetuti soprusi e inaudita violenza, con cui i fermati erano riusciti ad estorcere alla loro vittima, in più circostanze, denaro per l’ammontare di oltre 40mila euro. Una situazione andata avanti sino a quando la convivente dell’uomo ha trovato il coraggio di denunciare ai Carabinieri quello che era accaduto e chiedere così aiuto.
I militari hanno inoltre scoperto che quello dei due delinquenti era un modus operandi ben collaudato e che i due l’avevano adottato in almeno un’altra circostanza, ovvero ai danni di un imprenditore edile 38enne di Felizzano. La coppia di balordi si avvaleva poi della complicità di altre quattro persone, tra cui una donna, al momento tutti deferiti in stato di libertà e tutti conosciuti nel mondo dello spaccio. Nel corso delle perquisizioni locali effettuate a carico dei due fermati e di uno dei denunciati in stato di libertà, sono stati rinvenuti e sequestrati: materiale per il dosaggio e il confezionamento dello stupefacente; assegni e altro materiale ritenuto attinente ai reati per cui si procede, tra cui anche un apparato localizzatore GPS, che i delinquenti pianificavano di utilizzare per “seguire” i movimenti delle loro vittime, al fine di sequestrarle e, mediante violenze e minacce, riuscire ad estorcere loro sempre più denaro.
I reati contestati, in concorso e a vario titolo, a carico degli indagati, vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti, all’estorsione pluriaggravata, alle lesioni personali aggravate e anche al tentativo di furto in abitazione aggravato, commesso proprio ai danni del citato libero professionista. Da sottolineare come, nel corso delle indagini, i Carabinieri alessandrini avessero fatto in modo che i due fermati, uno dei denunciati in stato di libertà ed un altro cittadino albanese, la notte tra sabato e domenica scorsi venissero arrestati in flagranza del reato di furto dai colleghi di Asti. I quattro, ignari di avere alle calcagna i Carabinieri di Alessandria, erano partiti alla volta di Cessole, dove sono stati bloccati e arrestati dai colleghi del posto subito dopo aver rubato, dal negozio di “Prodotti tipici BOGLIOLO Maristella e CIRIO Ettore” di via Roma, numerosi salumi e formaggi DOP, del valore di oltre cinquemila euro.