Autore Redazione
mercoledì
18 Novembre 2020
22:08
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Cronaca - Alessandria

Focolaio covid alla Michel. L’appello al Ministro Speranza: “Assenza di tutela sanitaria. Intervenite!”

Focolaio covid alla Michel. L’appello al Ministro Speranza: “Assenza di tutela sanitaria. Intervenite!”

ALESSANDRIA – Continua a preoccupare il focolaio covid sviluppato alla casa di riposo Michel di Alessandria. Una donna, Marina Ottazzi, figlia di un’ospite all’interno della struttura, Maria Dalponte, ha scritto una lettera aperta al Ministro della Salute Roberto Speranza, oltre che alla Regione, al Comune di Alessandria, al Prefetto, all’Asl, alla Protezione Civile e al Vescovo Guido Gallese.

Nella lettera la donna ha fatto appello per un “soccorso sanitario urgente. Secondo quanto si legge, inoltre “circa la metà delle persone ospiti è positiva e le stesse suore che dirigevano l’Istituto fino ad alcuni giorni fa, ora sono allettate in quanto sintomatiche. Buona parte del personale è assente causa malattia (leggi Covid-19) e quel poco ancora in servizio si trova a dover accudire con fatica, timore e stanchezza, non solo persone già di per se fragili in quanto anziane, ma anche malate e fortemente bisognose di assistenza specifica e qualificata. La situazione di cui sopra, ha avuto esordio e sviluppo in soli 8-10 giorni”.

“Chi ha ancora la fortuna di sentire il proprio caro e sapere che per ora risulta essere negativo” scrive Marina Ottazzi “non può tuttavia ritenersi fortunato, poiché tutto l’Istituto risulta essere ormai contaminato e pertanto fortemente atto a replicare il virus in ogni dove e in ogni individuo. Abbiamo visto le bare percorrere le strade nelle notti di marzo, abbiamo fatto sacrifici enormi nel primo lockdown per dare al Paese la possibilità di ripartire, abbiamo fatto sacrifici nel non vedere i nostri cari dopo il lockdown quando già tutta l’Italia andava al mare, abbiamo fatto sacrifici nell’autunno quando ci hanno chiesto nuovamente e giustamente, di non vederli al fine di salvaguardarli nell’inverno, ed ora tutto questo immenso dolore dei nostri affetti, dei nostri cari che si sono appesi spesso inconsapevolmente alla speranza di rivederci, rischia di rimanere sospeso nell’assenza di tutela sanitaria pressoché totale e buia”.

Mi appello affinché prevalga in questa tragedia che si sta avvicinando, la salvaguardia del diritto alla vita ed alla salute, così come diritti inviolabili e pertanto Vi chiedo di prestare aiuto e soccorso con mezzi idonei alla Casa Michel, ai suoi ospiti, ai suoi operatori, al suo Dirigente Sanitario ed alle suore stesse. Non voltate le spalle, non fatene polemica, non fatene una questione politica!”

Di seguito il testo integrale della lettera: 

Onorevole Ministro della Salute
Regione Piemonte
Assessorato Regionale alla Sanità
Settore Emergenza Covid-Unità di crisi
Comune di Alessandria
Sig. Sindaco
Sig. Assessore ai Servizi Sociali
Signor Prefetto di Alessandria
Asl Al Settore Vigilanza RSA
Dipartimento Protezione Civile Regione Piemonte
Diocesi di Alessandria
Sua Eccellenza Reverendissimo Mons. Guido Gallese

OGGETTO: APPELLO PER SOCCORSO SANITARIO URGENTE IN AIUTO ALLA STRUTTURA
RESIDENZIALE “ISTITUTO DIVINA PROVVIDENZA” DI ALESSANDRIA

Con la presente, io sottoscritta Marina Ottazzi, in qualità di “FIGLIA” della sig.ra Dalponte Maria, nata ad
Oviglio, il 18/10/1925 residente in Alessandria, P.zza Divina Provvidenza, n. 10 presso l’Istituto Divina
Provvidenza, meglio conosciuto come “Casa Michel” sono a significarVi quanto segue.
L’istituto in oggetto, è attualmente occupato da 234 ospiti, di cui circa la metà positivi al Covid 19, le stesse
suore che lo dirigevano fino ad alcuni giorni fa, ora sono allettate in quanto sintomatiche.
Buona parte del personale è assente causa malattia (leggi Covid-19) e quel poco ancora in servizio si trova a
dover accudire con fatica, timore e stanchezza, non solo persone già di per se fragili in quanto anziane, ma anche malate e fortemente bisognose di assistenza specifica e qualificata. La situazione di cui sopra, ha avuto esordio e sviluppo in soli 8-10 giorni. Chi ha ancora la fortuna di sentire il proprio caro e sapere che per ora risulta essere negativo, non può tuttavia ritenersi fortunato, poiché tutto l’Istituto risulta essere ormai contaminato e pertanto fortemente atto a replicare il virus in ogni dove ed in ogni individuo. Abbiamo visto le bare percorrere le strade nelle notti di marzo, abbiamo fatto sacrifici enormi nel primo lockdown per dare al Paese la possibilità di ripartire, abbiamo fatto sacrifici nel non vedere i nostri cari dopo il lockdown quando già tutta l’Italia andava al mare, abbiamo fatto sacrifici nell’autunno quando ci hanno chiesto
nuovamente e giustamente, di non vederli al fine di salvaguardarli nell’inverno, ed ora tutto questo immenso
dolore dei nostri affetti, dei nostri cari che si sono appesi spesso inconsapevolmente alla speranza di rivederci, rischia di rimanere sospeso nell’assenza di tutela sanitaria pressoché totale e buia. Mi appello affinché prevalga in questa tragedia che si sta avvicinando, la salvaguardia del diritto alla vita ed alla salute, così come diritti inviolabili e pertanto Vi chiedo di prestare aiuto e soccorso con mezzi idonei alla Casa Michel, ai suoi ospiti, ai suoi operatori, al suo Dirigente Sanitario ed alle suore stesse. Non voltate le spalle, non fatene polemica, non fatene una questione politica!

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