Autore Redazione
martedì
15 Dicembre 2020
15:15
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Cronaca - Alessandria

Mortalità Covid più alta in Lombardia e Piemonte che nel resto d’Italia

Mortalità Covid più alta in Lombardia e Piemonte che nel resto d’Italia

MILANO – Dall’inizio della pandemia al 14 dicembre 2020 in Italia sono morte 65.011 persone positive al Covid-19. Di questi il 36,7% provengono arriva dalla Lombardia e l’11% dal Piemonte seguito a ruota dall’Emilia Romagna (10,2%). A livello nazionale il rapporto tra decessi e contagi, ovvero la letalità dell’infezione da Sars-CoV-2, si attesta al 3,5% con un picco in Lombardia pari al 5,4% (in Piemonte circa il 3,5%) e la percentuale più bassa di tutto il Paese in Campania (1,3%).

Secondo i dati pubblicati dall’Istituto superiore di sanità, aggiornati al 2 dicembre, e analizzati dall’Università Cattolica di Milanol’età media dei pazienti Covid-positivi deceduti è 80 anni. Un dato che a partire dalla terza settimana di febbraio è andato aumentando fino a raggiungere gli 85 anni nella prima settimana di luglio, per poi calare leggermente sotto gli 80 anni a partire da settembre. Mentre la prima ondata epidemica ha interessato sostanzialmente solo il Centro-Nord della Penisola, la seconda si è sviluppata su tutto il territorio, continuando tuttavia a mostrare significative differenze tra regioni, soprattutto rispetto al numero di decessi Covid.

Questo vuol dire che il coronavirus Sars-CoV-2 non uccide allo stesso modo in tutta Italia. La mortalità da Covid-19 nel nostro Paese “si manifesta con estrema variabilità nelle regioni, andando da un massimo del 5,4% dei positivi in Lombardia a un minimo dell’1,3% in Campania, con una media del 3,5% a livello nazionale“, si legge nell’indagine dell’Università Cattolica di Milano. La pandemia, infatti, ha “avuto intensità e letalità diverse sia in Italia sia in Europa. Tali evidenze dovranno essere analizzate e comprese dalla scienza medica e dagli esperti di organizzazione dei sistemi sanitari, poiché le differenze riscontrate non sono attribuibili solo alla fragilità della popolazione anziana, quella più colpita dal virus“.

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