Docenti ‘organico covid’: pagati i primi stipendi. Sindacati: “Soddisfatti in parte, non finisce qui”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Un diritto acquisito che, in grave ritardo, sta cominciando a essere finalmente rispettato, dopo oltre quattro mesi. Da questo giovedì, il giorno dell’ennesima scadenza fissata dal Ministero, i circa 300 lavoratori tra docenti e personale Ata della scuola in provincia di Alessandria, assunti a inizio anno a tempo determinato nel cosiddetto “organico covid”, stanno cominciando a ricevere gli stipendi arretrati dopo tanti mesi di estenuante attesa.

“Quasi tutti i lavoratori hanno ricevuto le mensilità di settembre (chi aveva cominciato a lavorare già dall’inizio dell’anno scolastico, ndr) ottobre, novembre e dicembre” ha sottolineato a Radio Gold Serena Morando, segretario Flc Cgil Alessandria “alcuni invece hanno potuto esigere solo gli emolumenti di ottobre e novembre. Alcuni, inoltre, hanno ricevuto l’avviso dell’esigibilità della mensilità di gennaio a partire dal 25 febbraio. Insomma, siamo parzialmente soddisfatti ma continuiamo a monitorare la situazione, in primis per far ricevere a tutti tutte le mensilità dovute”.

Sono ancora tanti, infatti, i fronti aperti sui quali Cgil, Cisl, Uil e Snals sono decisi a non abbassare la guardia: il primo punto riguarda un taglio di questi emolumenti appena arrivati che può arrivare fino a 230 euro al mese, a causa di una tassazione più stringente. “Visto che si riferiscono all’anno passato vengono considerati come salari accessori, quindi senza ad esempio il cuneo fiscale, ma in realtà sono correnti” ha aggiunto Morando “stiamo cercando di far approvare un provvedimento normativo che acceleri i conguagli”.

Le parti sociali, inoltre, punteranno a far rispettare gli accordi presi a inizio anno: anche l’organico covid deve ricevere lo stipendio del mese al termine del mese stesso. “Resterà aperta anche la vertenza per il recupero del salario accessorio, insomma, terremo alta la nostra attenzione” ha concluso il segretario Morando.