Autore Redazione
lunedì
22 Febbraio 2021
17:15
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Cronaca - Alessandria

Imprenditori dello spettacolo: “Fateci riprendere o fallirà l’intera categoria”

Imprenditori dello spettacolo: “Fateci riprendere o fallirà l’intera categoria”

ITALIA – Gli imprenditori di discoteche e locali notturni tornano a farsi sentire, soprattutto dopo le immagini di assembramenti in alcune spiagge e piazze italiane o davanti ad alcuni stadi (San Siro ndr). È Mike Patitucci,  esponente del Silb,  Sindacato Nazionale Pubblici Esercizi, a suonare la carica davanti a un futuro, spiega, con un terzo di imprese in meno a causa delle misure anti covid adottate finora. Chi resiste ancora è “in attesa di verificare l’entità dei ristori, le cui risorse sarebbero state accantonate dal vecchio Governo e che dovrebbero finalmente tener conto dell’intero fatturato perso e non solo di quello relativo al mese di aprile 2020 paragonato a quello dell’anno precedente“. La categoria attende ora i decreti attuativi, nella speranza che i ristori coprano effettivamente “una buona parte delle perdite dimostrate ( l’80% del fatturato già elargito in Germania sarebbe un sogno!)“. Quel che conta, tuttavia, è soprattutto la ripresa delle attività, continua Patitucci, perché “una ulteriore periodo di inattività decreterebbe il fallimento dell’intera categoria” a fronte di assembramenti “con evidenti rischi e senza controllo alcuno“. I recenti affollamenti a Milano, al mare o in alcune piazze italiane hanno lasciato di stucco molti imprenditori che non si spiegano le differenze tra “aggregazione diurna e serale, definita “inspiegabile sia da un punto di vista strategico che scientifico: perché le stesse attività che somministrano a pranzo non possono farlo nelle medesime condizioni di sicurezza anche a cena? Perché spontaneamente l’assembramento è tollerato mentre le aziende che professionalmente gestiscono le proprie attività sono ancora obbligate a non operare!?

Il Silb lamenta soprattutto una presenza radicata di pregiudizi che giudica gli imprenditori del settore degli spettacoli una categoria “senza regole” mentre chi non le rispetta è solo “una minoranza, una devianza e per questi non si possono penalizzare quelli che svolgono correttamente il loro lavoro da anni”.

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