Autore Redazione
venerdì
2 Aprile 2021
12:26
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Cronaca - Alessandria

Dirmei e la circolare su Pasqua che fa discutere, NursingUp: “Chi di dovere si faccia un esame di coscienza”

Dirmei e la circolare su Pasqua che fa discutere, NursingUp: “Chi di dovere si faccia un esame di coscienza”

PIEMONTE – Il 31 marzo il Dirmei (Dipartimento interaziendale funzionale a valenza regionale “Malattie ed Emergenze Infettive”) ha diffuso una circolare che fa discutere. In modo velato, ha chiesto ai direttori delle Asr del Piemonte la soppressione delle vacanze pasquali per il personale infermieristico e il personale sanitario. “Siamo sconcertati e allibiti”, dichiara Claudio Delli Carri, Segretario Regionale del Nursing Up, sindacato regionale degli infermieri e delle professioni sanitarie. “È un modo offensivo tra trattare uomini e donne, ormai stanchi e stremati, che in questi mesi hanno dato amplissima dimostrazione di che cosa sia il coraggio e la responsabilità nella lotta al Covid”, ha poi aggiunto.

Un provvedimento che, come sottolinea lo stesso Segretario, sembra una “punizione”. Il che fa ancora più rabbia se il capo della maxi emergenza del 118 piemontese, il dott. Mario Raviolo, viene intervistato dalla Rai al mare con l’asciugamano sulle spalle. “Sarebbe il caso che chi di dovere, a partire dal DIRMEI, si faccia un bell’esame di coscienza”, ha affermato ancora Delli Carri

Delli Carri aggiunge: “Sono amareggiato e infuriato per questa irragionevole direttiva del DIRMEI, che tra l’altro non ha alcun titolo per occuparsi di questioni legate alle nostre ferie, quasi che gli infermieri e i professionisti della sanità non avessero dato sufficiente prova di spirito di servizio e sacrificio in questi mesi. Vediamo la sofferenza e la morte delle persone tutti i giorni e sovente siamo l’ultima mano tesa a chi sa di non potercela fare a differenza di altri. La differenza è tutta qui: c’è chi rischia la vita e chi invece pensa ad altro”. Una decisione, dunque, che ha contrariato tutto il personale del settore sanitario, che da ormai un anno lavora senza sabati e senza domeniche, senza ferie, estati o festività: “Siamo stanchi e stufi di essere trattati in questo modo. Pretendiamo che la direttiva venga ritirata” conclude.

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