Autore Redazione
lunedì
18 Maggio 2015
15:20
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Cronaca - Italia

“Fare una perizia sui rapporti bancari è come una polizza sulla vita: va fatta”

“Fare una perizia sui rapporti bancari è come una polizza sulla vita: va fatta”

ITALIA – “Il 50% dei rapporti bancari ha problematiche rivendicabili”. Lo dice Mario Bortoletto, autore del libro “Contro gli abusi delle banche” (edizioni Chiarelettere). Si tratta del secondo volume di un imprenditore edile come tanti, finito nella tempesta della crisi nel 2004 e che, a un certo punto, ha deciso di ribellarsi allo strapotere delle banche per passare da debitore a creditore. La sua storia ha fatto scuola e questo nuovo volume promette già di diventare un caso editoriale in un momento in cui le banche continuano a essere al centro dell’attenzione dei consumatori.

Mario Bortoletto questa volta ha deciso di riportare diverse testimonianze, invitando a tenere alta la guardia e a difendersi. “La maggior parte delle aziende in Italia sono medio-piccole – ha infatti spiegato a Radio Gold l’autore. Se escludiamo le grosse società per azioni, che compiono controlli continui, il piccolo non ha possibilità di verificare o anche solo di conoscere quanto viene proposto dalla banca. Ma molte volte la realtà è decisamente diversa da come appare. Molti mutui per esempio sono iniziati da tassi oltresoglia, oppure abbiamo a che fare con conti correnti con anomalie. Insomma, un sacco di problemi che hanno creato grossissime difficoltà a molti correntisti. Per questo fare una perizia econometrica è come una polizza sulla vita: va fatta. Va fatta per capire come siamo trattati. Io per esempio ho intentato causa a 8 banche e oggi ne ho già vinte 4. Quindi vorrei che tutti quantomeno facessero un controllo“.

D’altra parte il secondo libro di Bortoletto racconta i successi ottenuti proprio grazie alla verifica dei rapporti con la banca. “I correntisti non devono avere paura. Controllare come si è stati trattati è fondamentale. Molte volte infatti i rapporti non sono molto trasparenti”.

Le storie narrate nel libro di questo paladino dei consumatori hanno anche tratti divertenti. È il caso di un imprenditore genovese che, “nonostante la banca fosse stata condannata dal Tribunale di Genova a restituire i soldi, ha dovuto fare i conti con l’ostruzione dei dirigenti dell’istituto di credito. Questi continuavano a tergiversare e a un bel momento il correntista si è presentato con l’ufficiale giudiziario che ha cominciato a messere i sigilli sulle cassaforti. A quel punto la banca ha sganciato 700 mila euro”.

Alla fine quindi si può vincere con i colossi bancari, spiega Bortoletto anche se per farlo la strada non è mai semplice: “prima bisogna verificare il rapporto e poi evitare di firmare documenti a cuor leggero. Perché oggi le banche cominciano ad avere migliaia di cause perse e chiedono al correntista di andare a firmare un documento che magari rappresenta un riconoscimento del debito o di commissioni non pattuite. Fate attenzione, portate a casa il documento, leggetelo bene o fatelo leggere a chi ne capise. È molto importante perché la moda delle banche ora è questa”.

Mario Bortoletto è un imprenditore edile di Vigonza (Padova). Nel 2004 il suo lavoro subisce i primi effetti della crisi economica. Le banche cominciano a chiedergli di rientrare.
Nel 2008 Bortoletto decide di passare al contrattacco. Ha ottenuto a oggi quattro vittorie e risarcimenti per somme pagate ingiustamente. Nel 2014 ha pubblicato “La rivolta del correntista” (più volte ristampato, ora disponibile in edizione tascabile). Nel 2015 ha fondato un movimento contro gli abusi delle banche. Il suo sito è www.mariobortolettousurabancaria.it. Il suo indirizzo email è mariobortoletto@gmail.com 
Completa il libro la postfazione di Gianni Dragoni, giornalista de “Il Sole 24 Ore” e collaboratore della trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro. Tra i suoi libri ricordiamo “La paga dei padroni” (con Giorgio Meletti, 2008), sugli stipendi di manager e banchieri, e “Banchieri e compari” (2012), pubblicati da Chiarelettere.

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