Autore Redazione
mercoledì
12 Maggio 2021
10:42
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Cronaca - Acqui Terme

La storia di Filippo che ad Acqui si prende cura delle aree verdi con impegno e ironia

La storia di Filippo che ad Acqui si prende cura delle aree verdi con impegno e ironia

ACQUI TERME – Si chiama Filippo Antonaccio, e da qualche tempo si prende cura delle aree verdi della sua città, Acqui Terme. “In principio eravamo un gruppo diretto dall’assessore Giannetto, che ci coordinava e andavamo a fare le pulizie per la città”, racconta. Il gruppo dei volontari cittadini esiste ancora ma Filippo, non ha più “continuato insieme agli altri. Tuttavia ho dei giardini pubblici vicino casa, e sono anche abbastanza vasti. Qui l’erba non viene quasi mai tagliata, così prendo il mio decespugliatore e mi occupo di quest’area”, aggiunge. Ma le iniziative, in città, sono diverse: “Anche ad Acqui, come ad Alessandria, ci sono persone che si organizzano per la raccolta dell’indifferenziata. Si trovano e vanno a ripulire i fossi dall’immondizia”.

Il problema, però, non sembra essere circoscritto all’abbandono dei rifiuti in strada: “C’è gente che lascia nei bidoncini verdi la spazzatura di casa. Noi cerchiamo di stuzzicarli un po’, con dei post su Facebook o con qualche battuta. Ma c’è anche gente che poi la prende male, e a volte sembra una battaglia persa”. E Filippo, di ironia, ne usa parecchia. Di recente infatti ha lasciato un simpatico cartello, citando il famosissimo e fortunato Sii come Bill dei social, in cui invita i concittadini a rispettare la raccolta dei rifiuti attraverso gli appositi bidoni: “Ci sono pro e contro nell’utilizzare l’umorismo. Magari che fa quel tipo di gesto si sente magari sotto controllo e potrebbe non farlo: l’obiettivo è proprio questo. Poi bisognerebbe capire chi è l’elemento, perché non credo siano molte persone a fare quel lavoro lì. Però si crea un disagio per l’intera comunità”.

Di sua iniziativa, poi, ha piantato nei giardini di via Salvo d’Acquisto tre ciliegi: “È un parco pubblico, quindi per legge non potrei metterci le mani. Però si sono seccati degli alberi, e ho pensato che rimpiazzarli poteva essere una cosa carina, anche per un futuro migliore”.

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