Autore Redazione
venerdì
11 Giugno 2021
14:37
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Cronaca - Acqui Terme

Le misure contro l’inquinamento dell’aria coinvolgeranno più comuni

Le misure contro l’inquinamento dell’aria coinvolgeranno più comuni

PIEMONTE – D’ora in poi anche i Comuni sopra i diecimila abitanti (prima erano potenzialmente coinvolti, in provincia, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure e Tortona) dovranno osservare le le disposizioni straordinarie che regolano il “semaforo antismog“. La Regione Piemonte infatti, con la Delibera della Giunta Regionale n. 9-2916, ha esteso le misure contro l’inquinamento anche alle realtà più piccole, dopo che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato come tra il 2008 e il 2017 il nostro Paese abbia violato in maniera sistematica e continuativa i valori limite UE sulle concentrazioni di PM10 nell’aria. Tra le città della provincia rientra ora anche Acqui Terme, che ha accolto con favore questo nuovo approccio severo sul territorio: “Ora – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Gianni Rolandosi tratta di una brutta eredità del passato, e queste misure servono per voltare pagina da quella fallimentare gestione regionale e nazionale. Le restrizioni della Regione Piemonte penalizzeranno anche Acqui Terme, che in realtà dai monitoraggi dell’Arpa non ha riportato particolari problemi. I dati ci hanno sempre confortati, riscontrando scarse criticità in città. Pur comprendendo i disagi che causeranno queste nuove limitazioni regionali, la qualità dell’aria è un tema sensibile e prioritario“.

Le nuove disposizioni riguardano mobilità, riscaldamenti e agricoltura, ovvero tutti i campi maggiormente responsabili delle elevate concentrazioni di polveri sottili (PM10) e sui quali è necessario agire per rientrare nei limiti stabiliti dalla normativa nazionale e comunitaria vigente e per i quali è prevista l’attuazione di azioni fondamentali con scenari a breve, medio e lungo termine.
Le azioni delle nuove disposizioni regionali stabiliscono inoltre:
– una estensione territoriale delle misure strutturali e temporanee: senza distinzione tra dove si sono registrati superamenti dei valori di qualità dell’aria e dove no: ora tutti i Comuni appartenenti all’agglomerato di Torino, alla zona di pianura e a quella di collina (per un totale di 947 Comuni contro i 37 attuali) devono attuare le misure inerenti al riscaldamento e all’agricoltura, mentre nei Comuni di queste stesse aree che hanno più di 10.000 abitanti valgono anche le misure relative al traffico (per un totale di 76 Comuni, dei quali 43 nel solo territorio della Città Metropolitana di Torino);
– una estensione temporale: le nuove disposizioni saranno valide dal 15 settembre al 15 aprile, invece che dal 1° ottobre al 31 marzo, estendendo di un mese la validità delle misure “invernali”;
– un nuovo metodo di valutazione del semaforo: invece che attendere un certo numero di effettivi sforamenti del livello di soglia giornaliero, ora i livelli di allerta vengono definiti grazie alle previsioni di superamento delle soglie stabilite, calcolate sulla base di un sistema modellistico integrato di valutazione e previsioni meteo.
Per ottemperare a quanto previsto dalle azioni a breve termine definite, il Comune di Acqui Terme ha emesso un’ordinanza sindacale sulle misure strutturali e temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria.
Le principali novità introdotte da questa nuova ordinanza, come limitazioni strutturali ed emergenziali (all’accensione dei livelli di allerta previsti), riguardano:

COMPERTO TRAFFICO

– blocco totale per tutto l’anno e 24 ore al giorno di tutti i veicoli alimentati a diesel o benzina con omologazione inferiore o pari a EURO 2;
– blocco totale per tutto l’anno e 24 ore al giorno di tutti i veicoli alimentati a GPL o metano con omologazione inferiore o pari a EURO 1;
– anticipo al 2023 del blocco strutturale dei veicoli EURO 5 (quindi i veicoli EURO 5 saranno fermi come ora gli EURO 3 e 4 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00 nel periodo 15 settembre – 15 aprile);
– divieto di circolazione tutti i giorni e 24 ore al giorno per il periodo 15 settembre 15 aprile dei ciclomotori e motocicli pari o inferiori a EURO 1;

COMPARTO RISCALDAMENTO

– riduzione a 18°C (con tolleranza di 2°C) della temperatura media consentita in tutti gli edifici (abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici);
– divieto di utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa legnosa che abbiano prestazioni energetiche ed emissive inferiori alle 5 stelle, se presente un impianto di riscaldamento alternativo;

COMPARTO AGRICOLTURA

– divieto di abbruciamento di materiale vegetale dal 15 settembre al 15 aprile;
– divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto.

Intanto cambia sensibilmente il “semaforo antismog” che prevede due soli livelli di allerta, l’arancione e il rosso, attivati non più sul conteggio dei giorni di superamento registrati, ma su una valutazione preventiva effettuata da ARPA grazie all’utilizzo di un sistema di calcolo modellistico.
Il semaforo sarà arancione, quando il modello prevede per tre giorni consecutivi (il giorno di controllo e i due successivi) il manifestarsi di valori di concentrazioni di PM10 superiori a 50 µg/m3. Passerà a rosso quando il modello prevede per tre giorni consecutivi (il giorno di controllo e i due successivi) il manifestarsi di valori di concentrazioni di PM10 superiori a 75 µg/m3.
Il livello di allerta del “semaforo antismog” è consultabile dalla homepage dei siti di Regione Piemonte e ARPA.

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