Autore Redazione
martedì
13 Luglio 2021
06:32
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Cronaca - Valenza

Da Valenza a Venezia lungo il Po per raccontare la “mobilità sostenibile”. La storia di Simone Ippolito

Da Valenza a Venezia lungo il Po per raccontare la “mobilità sostenibile”. La storia di Simone Ippolito

VALENZA – Sarà un giorno di festa ma anche di grande curiosità quello che si vivrà a Valenza domenica 1^ agosto. Perché all’altezza del famoso Ponte di Ferro che attraversa il Po, Simone Ippolito inizierà la sua missione della traversata del fiume più lungo d’Italia. L’obiettivo del 30enne originario di Cavaglià, nel basso biellese, è di arrivare sino in piazza San Marco a Venezia. Il tutto con un’imbarcazione a impatto zero creata per l’occasione. Simone ha infatti recuperato sul lago di Viverone un vecchio pedalò rotto su cui ha installato vecchi pannelli solari di scarto e, con pezzi di recupero, ha creato una strumentazione tecnologica adatta per la navigazione sul fiume.

Amo l’energia pulita e potermi spostare rispettando l’ambiente che ci circonda“, spiega Simone. Che poi aggiunge: “Ho fatto una prova iniziale che ha dato buoni frutti. L’imbarcazione reggeva e aveva buone potenzialità, così sono andato avanti“. E quell’avanti si è trasformato in una missione: “Partire da Venezia e navigare tutto il Po sino a quando non potrò mettere piede a terra a piazza San Marco“.

Oltre alla genialità dimostrata nel creare la barca, Simone ha dimostrato che riciclare e recuperare determinati oggetti destinati ad una discarica è possibile. L’idea dell’uomo e di creare questa imbarcazione nasce in Svizzera dove il 30enne si era recato per lavorare come pizzaiolo per circa un anno. Ed è proprio in Svizzera che ha notato le tante imbarcazioni alimentate a energia solare. Da lì l’illuminazione per creare la sua Simba Solarboat, l’imbarcazione con cui tenterà l’impresa. “Sono partito da un pedalò a cui ho montato un motore da un cavallo alimentato interamente da energia solare e batterie per accumularla. Per il resto è tutto protetto. Posso dormirci sopra, essere riparato dalle intemperie e ospitare tutti i viveri del caso“.

A sostenere l’impresa è stata un’azienda di Cavaglià, la Machieraldo Spa, specializzata nella distribuzione di prodotti ferramenta e casalinghi. A sostenere l’impresa è stato anche il Comune di Valenza, con la collaborazione della ditta Raselli Franco Spa. “Ora l’obiettivo è duplice: raggiungere Venezia nel minor tempo possibile, circa una decina di giorni, e portare un messaggio di speranza per un mondo più pulito“.

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