Autore Redazione
mercoledì
20 Ottobre 2021
07:05
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Cronaca - Novi Ligure

Il novese Giuseppe Cavo Dragone è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa

Il novese Giuseppe Cavo Dragone è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa

NOVI LIGURE – Da numero uno della Marina Militare alla guida dello Stato Maggiore della Difesa: l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone è stato nominato martedì 19 ottobre 2021 dal consiglio dei ministri nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa e raccoglierà il testimone del generale Enzo Vecciarelli. Si confermano così i pronostici che lo vedevano come favorito per l’incarico anche alla luce di una modifica normativa sul limite di età, unico paletto che lo ostacolava. Ammiraglio, pilota e cintura nera di karate, Cavo Dragone diventa così il nuovo Capo di Smd. “È un grande onore e un privilegio – ha commentato. Con riconoscenza apprendo di questa nomina. Farò del mio meglio al Comando delle Forze Armate, così come ho fatto fino ad ora per la Marina“.

Giuseppe Cavo Dragone, sposato con tre figli, è nato ad Arquata Scrivia il 28 febbraio 1957. Dopo il conseguimento della maturità classica all’Istituto Andrea Doria di Novi Ligure, è entrato in Accademia Navale. Ha frequentato le scuole di volo della U.S. Navy in Florida e nel Texas. Rientrato in Italia nel settembre 1981, è stato imbarcato come pilota di elicotteri AB-212 sul
cacciatorpediniere Ardito in occasione dell’impiego delle Unità della Mmi nelle acque del Libano.

Nel 1987 ha assunto il comando, nel grado di tenente di vascello, del cacciamine Milazzo con cui, dal settembre ’87 al marzo ’88, ha partecipato alla prima missione in Golfo Persico. Tra il settembre 1991 e il settembre 1993 è stato il primo comandante del Gruppo Aerei Imbarcati. Ha frequentato anche la Scuola di Guerra (Istituto di Guerra Marittima) a Livorno e l’Istituto di Stato Maggiore Interforze a Roma.

Nel settembre 1996, con il grado di Capitano di Fregata, gli è stato assegnato il Comando della Fregata Euro, con sede a Taranto e dopo un anno, è tornato a comandare il Gruppo Aerei
Imbarcati a Grottaglie (Taranto). Dal 27 settembre 2002 al 16 ottobre 2004 è stato il comandante della Portaeromobili Giuseppe Garibaldi. Tra gli incarichi ricoperti, dal 27 ottobre 2005 al 5 settembre 2008 è stato comandante delle forze aeree della Marina militare e capo del VI Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina.

Dall’11 settembre 2008 al 12 ottobre 2011 è stato il comandante del raggruppamento subacquei ed incursori della Marina Militare. Dal 13 ottobre 2011 al 17 ottobre 2014 ha ricoperto l’incarico di comandante dell’Accademia Navale. Dal 3 novembre 2014 al 26 giugno 2016 è stato comandante interforze per le operazioni delle forze speciali.

Nel luglio 2016 diventa comandante operativo di vertice interforze fino alla nomina a Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, incarico che ricopre dal 22 giugno 2019.

Prossimo alla pensione, il nome di Cavo Dragone come ‘papabile’ per succedere al generale Enzo Vecciarelli alla guida dello Stato Maggiore della Difesa, era iniziato a circolare già da diverse
settimane. Unico ostacolo il limite dell’età (ha 64 anni) e il superamento del limite del servizio permanente. L’ipotesi aveva però preso quota all’inizio del mese di ottobre proprio alla luce di una
modifica normativa approvata dal governo e pubblicata nella Gazzetta ufficiale: il dl 132 del 30 settembre ‘Misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e Irap’, contenente anche “disposizioni urgenti in materia di difesa”.

La nuova norma ha apportato una modifica all’articolo 25, comma 1, del Codice dell’ordinamento militare laddove si prevedeva che il Capo di Stato Maggiore della Difesa “e’ scelto tra gli ufficiali in servizi permanente”: la nuova formulazione prevede invece che il Capo di Smd sia scelto tra gli ufficiali di grado non inferiore a quello di generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, di ammiraglio di squadra della Marina militare e di generale di squadra aerea dell’Aeronautica militare “in servizio permanente ovvero richiamati”.

Un ritocco, quest’ultimo, grazie a cui è venuto meno anche il paletto del limite di età contro cui si scontrava l’eventuale scelta del numero uno della Marina Militare. La strada per l’incarico a Capo di Stato Maggiore della Difesa è stata così spianata per arrivare oggi alla nomina ufficiale nel corso del consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

 

 

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