Autore Redazione
giovedì
18 Novembre 2021
05:18
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Cronaca - Casale Monferrato

Farello lascia la presidenza Anpi e impegna tutti a contrastare “i rigurgiti fascisti sempre più forti anche a Casale”

Farello lascia la presidenza Anpi e impegna tutti a contrastare “i rigurgiti fascisti sempre più forti anche a Casale”

CASALE MONFERRATO – È un commiato che invita tutti coloro che credono nei valori della Resistenza e della Costituzione a non abbassare la guardia e, anzi, a impegnarsi di più contro i “rigurgiti fascisti e neofasciti oggi più forti che mai, anche a Casale“. Gabriele Farello, presidente Anpi di Casale, lascia dopo sei anni di attività, per dare nuovi impulsi all’associazione e continuare a portare avanti una battaglia che ora dovrà essere combattuta da tutti perché “il Monferrato è ormai orfano dei protagonisti della Resistenza” e quindi “spetta a tutte e tutti farci carico di questa eredità: non solo nell’ambito dell’attività di questa associazione, ma in ogni aspetto della vita e della società“. Farello continuerà a essere iscritto all’Anpi ma non sarà più il Presidente. Lo ha spiegato domenica 14 novembre 2021, nei locali del Mutuo Soccorso di Viale Beretta dove si è svolto il congresso della sezione ANPI di Casale Monferrato.

Ecco il suo intervento:

Carissime e Carissimi,
con quasi un anno di ritardo, a causa della pandemia tuttora in corso, ci troviamo a celebrare i congressi ANPI a tutti i livelli, incluso quello della nostra sezione che, appunto, avrebbe dovuto aver luogo a inizio 2021.
Il nostro congresso di sezione precede quello provinciale in programma a metà gennaio e quello nazionale previsto per fine febbraio 2022.

È con affetto che ricordo coloro che hanno iniziato con noi questo mandato e che, purtroppo, ci hanno lasciato. Parlo dell’ex segretario Adriano Pugno; Sergio Mortara, componente del nostro comitato di sezione; Germano Carpenedo, componente del nostro comitato di sezione nonché presidente del Comitato Unitario Antifascista; e soprattutto le nostre partigiane e i nostri partigiani: Pietro Falda, Luciano Deandrea, Giorgio Fatutto ed Enrica Morbello.
E come non citare la nostra presidente nazionale Carla Nespolo.
Un pensiero affettuoso al nostro tesoriere Rino Bertocchi e ai familiari dei caduti quali Sergio Oddone, nipote del partigiano Alfredo Piacibello (medaglia d’oro al valor militare); alla famiglia Rossi, i cui partigiani Italo e Oreste hanno ottenuto rispettivamente medaglia d’oro e d’argento al valor militare; alle nostre memorie storiche Rosetta Santambrogio, sorella di Luigi, partigiano diciassettenne della Banda Tom; e Andino Bizzarro, fratello del partigiano Arduino (medaglia d’oro al valor militare).

La nostra comunità, il Monferrato, è ormai orfana dei protagonisti della Resistenza, spetta a tutte e tutti farci carico di questa eredità: non solo nell’ambito dell’attività di questa associazione, ma in ogni aspetto della vita e della società.

Il congresso è l’occasione per stilare il punto della situazione, per aggiornarci, per recepire ed elaborare le tesi dell’ANPI nazionale che verranno presentate e discusse tra poco, e per elaborarne di nuove: il tutto con il fine di rilanciare la nostra azione.
Ma si tratta anche di un momento per rinnovare le cariche associative.

Ecco, proprio su quest’ultimo punto, nel rapporto di massima trasparenza e partecipazione che spero mi abbia sempre contraddistinto, tengo ad anticiparvi quanto già comunicato da mesi al comitato della nostra sezione e il presidente ANPI della provincia di Alessandria qui presente Roberto Rossi, che ringrazio per i preziosi consigli forniti e richiesti in questi anni: nel corso di questo congresso non rinnoverò la mia presenza all’interno del comitato (cioè del direttivo) e, di conseguenza, significa che non rinnoverò il mandato alla presidenza di questa sezione. Insomma, assumerò la carica di “iscritto”.
Chiaramente non scomparirò e altrettanto chiaramente garantirò, per lo stretto tempo necessario, la continuità utile all’insediamento e alla strutturazione dei nuovi incarichi.

È una decisione assunta da mesi nella più assoluta serenità: in questi quasi 6 anni ritengo di aver profuso il massimo delle mie idee e proposte e, credo, dopo un periodo così importante, sia sano e opportuno un ricambio, che possa continuare il nostro percorso, migliorandolo continuamente, un passo dopo l’altro.
In quest’ottica considero corretto dare alla nostra sezione e all’associazione, per il loro bene, ulteriori punti di vista e prospettive.
Sia chiaro: non sussistono assolutamente motivazioni legate a condizioni di eventuali conflitti o incomprensioni.
Tutte e tutti voi mi avete arricchito, e vi ringrazio per il prezioso cammino fatto insieme.
Sono state spese molte energie in questi anni e sarà necessario impegnarsi ulteriormente nei prossimi anni.
Il rigurgito fascista e neofascista, infatti, è più forte che mai, anche nella città di Casale e nel Monferrato.

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