15 Marzo 2022
16:14
Liste attesa, Cirio: “Da settembre presa in carico paziente per alcuni esami anche se subito non c’è posto”
PIEMONTE – “Una rivoluzione copernicana, non lasceremo solo il cittadino”. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha commentato così il nuovo piano strutturale per le liste d’attesa delle prestazioni sanitarie. Da settembre, infatti, nella nostra regione scatterà la presa in carico del paziente da parte del sistema di prenotazione regionale, anche se non ci sarà subito un posto. “Si comincerà con alcune tipologie di esame, quelle che il Piano Nazionale identifica come prioritarie” ha precisato il Governatore “ci siamo messi nei panni del cittadino, utilizzando il metodo della prenotazione vaccini, anche con la cosiddetta “panchina”, comunicando direttamente al paziente l’orario della visita, all’interno del proprio quadrante. Questa è la grande sfida a cui stiamo lavorando. Finora la nostra regione aveva un problema genetico, la genesi della prenotazione è fallace. Un problema che dura dal 2014, chi oggi me lo fa notare dovrebbe avere più onestà intellettuale. Ad oggi se non c’è posto il cittadino deve richiamare. Questo non può essere accettato in un paese civile. Ereditiamo una situazione complicata dal punto di vista strutturale. Il cosiddetto “sovra Cup Regionale”, attivato dalla Giunta Chiamparino ha un dimensionamento inferiore alle esigenze della nostra regione. Per questo abbiamo già fatto ampliare la capacità di gestire le telefonate, secondo quanto prevede la legge, e poi abbiamo contattato Telecom per potenziare l’infrastruttura”.
“Stiamo agendo con metodo e concretezza“ ha rimarcato l’assessore Icardi “abbiamo dato vita a una commissione di specialisti al lavoro da agosto che monitora ogni singola azienda del Piemonte”.
Saranno 50 i milioni di euro a disposizione delle aziende ospedaliere. Prima della “rivoluzione” di settembre ci sarà anche un obiettivo a medio termine: recuperare entro giugno il 30% delle liste d’attesa. “L’indicazione alle aziende è quella di utilizzare queste risorse per pagare gli straordinari a chi è disposto a farli. E poi ci sono 34 strutture private in più in regione che possono garantire prestazioni aggiuntive”.
Le aziende sanitarie dovranno fornire alla Regione le agende delle prenotazioni, per un costante monitoraggio e la valutazione del rispetto degli standard prefissati. “A dicembre dobbiamo portare il livello di prestazione sanitaria al 2019, l’anno pre covid, grazie a una maggiore integrazione anche informatica tra aziende pubbliche e private, pronte a intervenire a supporto del pubblico. Con questo sistema ci mettiamo nei panni dell’utente, il sistema non sarà più autoreferenziale. In questa regione” ha aggiunto Cirio “negli anni scorsi le aziende sanitarie in un certo senso erano state lasciate a se stesse, un’autonomia diventata anarchia. Oggi non è già più così, con una cabina di regia settimanale”.
Capitolo confronto tra oggi e il periodo pre covid: rispetto ai ricoveri programmati in particolare il 2021 ha visto già un recupero sul 2020 del 13%. L’obiettivo della Regione per il 2022 è di tornare ai numeri del 2019 e superarli. Lo stesso per quanto riguarda le visite e le prestazioni ambulatoriali, già recuperate del 10% rispetto al 2020, e gli screening oncologici dove il recupero è stato del 45% sul 2020 tornando quasi al livello pre-covid. In particolare gli screening per il tumore al seno nel 2021, nonostante la pandemia, hanno perfino superato del 5.2% quelli eseguiti nel 2019 prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria.