Autore Redazione
venerdì
13 Maggio 2022
05:31
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Cronaca - Alessandria

Dalle bancarelle a un concerto jazz: storia di una (lenta) rinascita ed evoluzione della Festa del Borgo

Dalle bancarelle a un concerto jazz: storia di una (lenta) rinascita ed evoluzione della Festa del Borgo

ALESSANDRIA – Da tre anni della Festa del Borgo non se ne sente più parlare. Il Covid prima, le regole stringenti per contenere la sua diffusione poi – ma anche i nuovi criteri legati alla sicurezza – hanno fatto sì che quell’evento, lanciato subito dopo l’alluvione del 1994, dal 2020 non venisse più presentato. Tre lunghi anni che hanno permesso, a loro dire, agli organizzatori di ripensare ai crismi di una festa molto amata in città e che faceva rivivere le vie del centro.

A crearla, ormai 28 anni fa, era stata Mariella Bertolotti, storica e carismatica commerciante alessandrina, scomparsa il 25 dicembre 2021. Era lei l’anima e cuore della tradizionale Festa di Borgo Rovereto che aveva voluta con tutta sé stessa per rilanciare un centro martoriato e messo in ginocchio dalla tragica alluvione del 1994. Ed è proprio a lei che il 28 maggio è stato dedicato un concerto proprio nel cuore del borgo, in quella Piazza Santa Maria di Castello, fiore all’occhiello di Alessandria. Sul palco due star del jazz internazionale come Paolo Fresu e Dino Rubino.

Una festa, certo, ma non quella che tutti conoscevano come movimento di aggregazione all’interno del Borgo. “Con Mariella ci eravamo fatti, qualche anno fa, quando lei mi aveva chiesto di occuparmi al suo posto dell’Associazione Commercianti di Borgo Rovereto, chiedendomi di ripensare anche a questo evento che tante buone cose aveva dato negli anni al quartiere, ai commercianti ed alla città, ma che necessitava di un forte ripensamento ed adeguamento ai tempi cambiati“, ha spiegato il presidente di Confcommercio, Vittorio Ferrari. Che però non parla di Festa del Borgo, ma piuttosto di “un primo step per riportare questo evento all’interno della città“. Sì, perché il concerto non è un punto d’arrivo “quanto di partenza. Perché Alessandria ha bisogno di eventi di alta caratura“.

La Festa del Borgo, così, cambia. Lentamente, ma cambia. Si era partiti inizialmente con bancarelle, chioschi che vendevano birra e panini con le salamelle. Si era partiti con palloncini, con zucchero filati e spettacoli anche amatoriali che coinvolgevano la città. Ora la città sarà coinvolta per rilanciare un evento che, nei prossimi anni, secondo quanto detto da Ferrari, assumerà altri connotati e nuove forme.

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