Autore Redazione
giovedì
23 Giugno 2022
08:28
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Cronaca - Alessandria

Coldiretti Piemonte su siccità: con oltre 900 milioni di euro di danni è SOS raccolti in Piemonte

Coldiretti Piemonte su siccità: con oltre 900 milioni di euro di danni è SOS raccolti in Piemonte

PIEMONTE – La siccità in Piemonte finora ha causato 900 milioni di euro di danni. Lo sostiene Coldiretti Piemonte che torna a tracciare un bilancio di questa prima parte del 2022. Il livello idrometrico del fiume Po è di meno 3,3 metri rispetto allo zero idrometrico, più basso che a Ferragosto di un anno fa, e il lago Maggiore è in sofferenza con un grado di riempimento del 22,7%. Tutto questo ha determinato l’emergenza siccità in Piemonte con la Regione che ha richiesto al Mipaaf il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’agricoltura e al Governo lo stato di emergenza. Già in diversi Comuni sono state emanate ordinanze per l’uso consapevole dell’acqua e si è disposto il razionamento notturno in varie zone del Piemonte.

Un panorama rovente che – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – peggiora con l’ondata di calore che porta le temperature oltre i 40 gradi con le falde sempre più basse. In questa situazione di profonda crisi idrica, oltre a prevedere uno stanziamento di risorse finanziarie adeguate per indennizzare le imprese agricole per i danni subiti, è necessario agire nel breve periodo per definire le priorità di uso dell’acqua disponibile, dando precedenza al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina l’Italia ha bisogno di tutto il suo potenziale produttivo nazionale. Sulla scia dell’accordo che abbiamo siglato in Piemonte con Iren Energia Spa, è urgente che i gestori dei bacini idrici montani ad uso idroelettrico consentano il rilascio  di una  maggiore quantità d’acqua per l’intero arco della giornata come anche abbiamo chiesto una maggiore flessibilità e la deroga straordinaria al deflusso minimo vitale per evitare di perdere alcune delle colture fondamentali della nostra Regione come il mais, il riso, le foraggere. Accanto a misure per garantire immediatamente l’approvvigionamento alimentare della popolazione, appare  però evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo”.

 

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