Autore Redazione
mercoledì
10 Agosto 2022
05:10
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Cronaca - Alessandria

Il prezzo del pellet vola alle stelle ed è anche difficile trovarlo: cosa è cambiato rispetto a un anno fa

Il prezzo del pellet vola alle stelle ed è anche difficile trovarlo: cosa è cambiato rispetto a un anno fa

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Chi sperava di risparmiare utilizzando il pellet, il combustibile ricavato dal legno e utilizzato per riscaldare le case, dopo il mostruoso balzo in avanti del prezzo del metano, rimarrà decisamente deluso. Nelle ultime settimane il suo valore è raddoppiato rispetto all’anno scorso. Basti pensare che nel 2021 un sacco standard da 15 chili ad agosto si aggirava intorno ai 5 euro, mentre adesso per acquistarlo bisogna sborsare sino a 10 euro. Il motivo? Secondo i rivenditori alessandrini questo sarebbe causato dal fatto che c’è una penuria di pellet sul mercato. Il ragionamento è quello che ha spinto i mercati ad aumentare il prezzo del gas. L’invasione russa in Ucraina e le sanzioni in risposta introdotte dai Paesi occidentali hanno avuto effetti sugli approvvigionamenti e di conseguenza sul prezzo della biomassa utilizzata dal 13,2% dei piemontesi.

L’invasione russa in Ucraina ha portato il mercato a un cambiamento repentino. Va detto che la produzione europea di pellet ha risentito solo parzialmente del blocco delle esportazioni dalla Russia e dalla Bielorussia che ha portato, secondo l’AIEL, a un taglio del 10% di pellet nel nostro Paese. Al contrario il blocco delle esportazioni di legname dalla Russia per via alle sanzioni ha portato molte aziende, tra cui quelle produttrici del combustibile a biomassa, a ricevere molto meno legna. A questo si aggiunge l’aumento del prezzo del gas che ha spinto molte aziende e Paesi a utilizzare fonti alternative (come la legna) per produrre energia elettrica.

A oggi i pellet arrivano principalmente da Francia, Germania, Austria e Spagna. Quasi del tutto bloccato il mercato, una volta fiorente, dell’Est Europa che un tempo vedeva la Polonia capofila. I costi in generale si attestano tra gli 8,70 euro sino a un massimo di 10. “Ma non è detto che in autunno il prezzo possa arriva anche a 12 o 13 euro al sacco“, ci spiegano i rivenditori. Anche per questo molti (soprattutto tra le imprese più piccole), finita la stagione estiva, potrebbero mollare il colpo per riprovarci in primavera 2023.

In questo senso bisogna stare attenti alla qualità del prodotto. A questo punto della stagione trovare pellet sotto gli otto euro significa “essenzialmente tre cose: o sono vecchi (dell’anno scorso, ndr) e quindi pieni di polvere di legno e poco performanti, oppure hanno una qualità bassa inadatta per una caldaia o i mesi più rigidi dell’inverno o sono una truffa“. Sì, soprattutto se si paga in anticipo e sul web. Questo perché, con il mercato in affanno, in molti provano ad approfittarsene. In questo periodo, assicurano tutti i rivenditori, non esistono offerte legate alla vendita. Quando ne trovate dovete diffidare. Evitate inoltre di effettuare pagamenti in anticipo e fornire i dati della vostra carta di credito chiedendo piuttosto il pagamento alla consegna.

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