Autore Redazione
martedì
29 Novembre 2022
07:00
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Cronaca - Piemonte

Dal 2 dicembre all’8 gennaio ad Asti la mostra “Il Vangelo delle Colline, sulle tracce del Quarto Re Mago”

Antonio Catalano, poeta della Meraviglia, narra il Divino con gli occhi degli umili. Il 10 dicembre allo spazio Kor, parallelamente alla mostra, debutta lo spettacolo "Artabàn. La leggenda del Quarto Re Mago"
Dal 2 dicembre all’8 gennaio ad Asti la mostra “Il Vangelo delle Colline, sulle tracce del Quarto Re Mago”

ASTI – “Le sfide della Fede”, la rassegna sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo, promosso dal Teatro degli Acerbi e dall’Istituto Oblati di San Giuseppe Marello, prosegue in dicembre con una caratterizzazione legata al periodo dall’Avvento, dal Natale all’Epifania. Il progetto si propone di approfondire e valorizzare il patrimonio culturale immateriale legato alla memoria di alcune figure mitiche protagoniste di narrazioni e riti popolari che scandiscono il tempo dell’eterno ritorno così come quello dell’annata agraria: il Gelindo e il Quarto Re Mago. Dicembre sarà incentrato sulla riscoperta della leggenda del quarto Re Mago.  Parallelamente al nuovo spettacolo “Artabàn. La leggenda del Quarto Re Mago” che debutterà il 10 dicembre ad Asti allo Spazio KOR, l’artista di Casa degli alfieri Antonio Catalano, poeta della Meraviglia, allestirà una mostra, un nuovo museo sentimentale che conduce i visitatori sulle tracce di questo personaggio che ha smarrito la stella, ha vagato per trentatré anni impegnando la sua vita ad aiutare i poveri e gli oppressi, ed infine è giunto a Gerusalemme il giorno della Crocifissione.  La mostra dal titolo “Il Vangelo delle Colline, sulle tracce del Quarto Re Mago” sarà ad Asti al Museo Diocesano San Giovanni dal 2 dicembre all’8 gennaio. E’ realizzata da casa degli alfieri con la consulenza antropologica del prof. Piercarlo Grimaldi e l’allestimento di Agnese Falcarin, coinvolgendo lo staff artistico e organizzativo di Archivio Teatralità Popolare e Universi Sensibili.

Sono interessanti ed evidenti le analogie fra i due personaggi del Gelindo e del Quarto Re Mago: due portatori di doni, due camminatori, con percorsi non lineari, buone metafore dell’errare dell’umano in cerca di se stesso e della propria meta esistenziale. Essi producono inoltre una circolarità ulteriore, che unisce il Natale alla Passione e Resurrezione, contenendo così, entro narrazioni popolari, i misteri più profondi del Cristianesimo ed anche il dipanarsi di quella porzione del calendario contadino incluso tra il riposo invernale e i riti di rinascita primaverile. La leggenda del quarto Re Mago è stata approfondita dall’’antropologo astigiano Piercarlo Grimaldi, che è partito da una narrazione familiare del padre Cesare, sarto in Cossano Belbo, e ne ha cercato conferme sul territorio delle colline astigiane, nella sempre più labile memoria orale posseduta dalle generazioni del presente. Lo stimolo iniziale al progetto viene dal recente ritrovamento, nell’archivio della Casa degli alfieri di un testo di Luciano Nattino, denominato “Racconto d’inverno”, che ne narra la vicenda.  Antonio Catalano racconterà ancora questa storia che non appartiene alla storia, completando il presepio di una figura che è la più umana del corteo regale giunto alla grotta. La mostra vuole seguire le poche tracce, letterarie e iconografiche, che suggeriscono l’esistenza di un Quarto Re Mago, ed evidenziarle, in modo immersivo ed inclusivo, insieme ad opere d’arte appositamente create per l’occasione.  Ci saranno un video introduttivo del prof. Grimaldi e di Antonio Catalano, alcuni pannelli illustrativi, alcune opere pittoriche appositamente create dall’artista. Il cuore dell’esposizione sarà poi uno dei Musei Sentimentali creati da Antonio Catalano, installazioni composte su un tema di volta in volta diverso, tutte accomunate dall’impiego di materiali quotidiani, recuperati, elevati a gentili testimonianze ed opere d’arte che si raccontano attraverso la guida narrante dell’autore. La mostra verrà narrata in diversi modi per favorirne l’accessibilità. Il materiale in esposizione sarà fornito di QR code scansionabili, una “video guida” con apparizioni dell’autore che descrive poeticamente alcuni pezzi dei materiali in mostra, con sottotitoli. Per non udenti sarà possibile usufruire dei video con la traduzione LIS.

La mostra sarà aperta: venerdì ore 15-18, sabato e domenica ore 9,30-13 e 15-18, nei restanti giorni della settimana su prenotazione museo@sicdat.it oppure 3517077031. Chiusura Museo Diocesano il 18 dicembre. Possibilità di visite guidate su prenotazione. Ingresso al Museo ad offerta libera.

“Le sfide della Fede” è realizzata da quest’anno con la Città di Asti, con la partnership di Spazio KOR e MonCirco e con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.  E’ sostenuta anche dalla Fondazione CRAsti, dalla Fondazione CRT e da numerose aziende locali che negli anni hanno creduto nel progetto. E’ realizzata in collaborazione con il Progetto Culturale della Diocesi di Asti, il Museo Diocesano San Giovanni, “Oro Incenso Mirra” presepi nel Monferrato, “Terre di Presepi” e la rivista Astigiani. Il programma completo sui siti e social del Teatro degli Acerbi e del Comune di Asti

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