Autore Redazione
venerdì
2 Dicembre 2022
19:05
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Cronaca - Alessandria

“Dall’Asl Al nessuna risposta su stabilizzazioni e assunzioni”. Sindacati aprono lo stato di agitazione

“Dall’Asl Al nessuna risposta su stabilizzazioni e assunzioni”. Sindacati aprono lo stato di agitazione

ALESSANDRIA – Stato di agitazione all’Asl di Alessandria. I sindacati, Uil Fpl, Fp Cgil, Cisl Fp, Fials, Nursing Up, Nursind e Rsu, vogliono avere risposte certe e chiare dall’Azienda Sanitaria rispetto alla stabilizzazione del personale Oss assunto in emergenza covid e, in generale, sulle assunzioni per far fronte alla “grave carenza di organico che nei presidi dell’Asl impatta anche sul personale infermieristico e amministrativo, hanno sottolineato Francesca Voltan (Fp Cgil), Antonio Lace (Cisl Fp), Sonia Ciminello (Uil Fpl), Alberto Accordi (Fials) e Aldo Raia (Nursind).

Tra gli 89 operatori socio-sanitari che dalla prima, e durissima, ondata covid stanno lavorando nei presidi dell’Asl, in 38 avrebbero maturato i requisiti per la stabilizzazione prevista dalla Legge di bilancio 2021 e anche dall’intesa siglata a livello regionale: “L’unica differenza è la modalità di ingresso perché non sono entrati con il bando di quello che poi si sarebbe chiamato il Dirmei. La nostra, però, era stata la prima provincia piemontese colpita dal covid e anche la prima a dover rapidamente fronteggiare la carenza di organico”.

I sindacati battono il tempo per “riconoscere quanto dovuto a persone “reclutate per fronteggiare una situazione drammatica”, che aveva travolto tutte le strutture sanitarie, e anche per evitare che, nell’attesa, questo personale possa cogliere “altre opportunità”.

L’Asl Al “non è appetibile”, hanno amaramente constatato i sindacati. Negli anni c’è stata una forte migrazione” di Oss e anche di infermieri. Perdere personale che dal 2020 ha continuato a dimostrare “attaccamento” all’azienda e, soprattutto, ha dimostrato “sul campo” competenze professionali, per i sindacati non è “accettabile” e neppure “giusto” nei confronti di lavoratori “che hanno salvato i cittadini nel pieno della pandemia”. L’annunciata volontà dell’Asl di sottoporre questo personale a ulteriori selezioni per i sindacati è “una anomalia tutta alessandrina rispetto all’accordo siglato a livello regionalee “uno schiaffo” ai lavoratori stessi.

La carenza di organico si trascina “almeno dal 2015” ed è peggiorata con la pandemia e per questo per i sindacati non è pensabile tergiversare sulle stabilizzazioni e neppure sull’assunzione dei 30 operatori socio-sanitari già selezionati con il concorso fatto nei mesi scorsi: “Eppure, ad oggi, ne sono stati assunti solo 5”.

Per nulla soddisfatti dalle risposte avute dall’Asl durante l’incontro dei giorni scorsi, i sindacati hanno quindi indetto lo stato di agitazione e chiesto un incontro in Prefettura, pronti anche ad adottare ogni altra iniziativa necessaria a tutelare i lavoratori e ad assicurare servizi all’altezza delle richieste ed esigenze dei cittadini.

 

 

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