Autore Redazione
mercoledì
7 Dicembre 2022
14:01
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Cronaca - Alessandria

“Io e te” una storia romantica lunga una vita sabato 10 dicembre al Teatro San Francesco

Alla stagione Radici il nuovo lavoro di Allegra de Mandato e Emanuele Arrigazzi. L'autrice del testo racconta
“Io e te” una storia romantica lunga una vita sabato 10 dicembre al Teatro San Francesco

ALESSANDRIA – “Una commedia romantica di tutta una vita in un’ora”. E’ romantico, sorridente e un po’ malinconico proprio come la vita “Io e te”, l’ultimo lavoro di Allegra de Mandato (drammaturga e sceneggiatrice) e Emanuele Arrigazzi (attore), in programma sabato 10 dicembre al Teatro San Francesco per la stagione M.AR.T.E. Radici 2022/23, organizzata e diretta dalla Compagnia Stregatti. In scena una coppia: Emanuele Arrigazzi e Martina Tinnirello, mentre la voce fuori campo è di Sofia Arrigazzi, Lo spettacolo è nuovissimo, ha debuttato recentemente a Milano al Teatro Altaluce, dopo uno studio preliminare l’estate scorsa al Festival Teatrale Il Borgo delle Storie a Garbagna (giunto alla sesta edizione e organizzato e diretto da Arrigazzi e De Mandato) e un altro successivo studio a Bologna.

Durante l’università mi avevano regalato il libro illustrato “La stanza” di Lorenzo Mattotti, che raffigura la coppia in vari momenti della giornata in pose d’amore e questa cosa mi aveva suggestionata” spiega Allegra de Mandato, “Sono poi una fan delle commedie d’amore, anche se finora ho sempre fatto altro, e ho voluto scriverne una a quadri”. La storia si svolge nell’arco di due decenni e si dipana in quadri che hanno una costruzione cinematografica, dove i protagonisti appaiono man mano invecchiati, sino alla fine della loro vita insieme. “Abbiamo lavorato più sull’empatia che sulla narrazione. Le coppie giovani empatizzano di più con la prima parte dello spettacolo (dove i protagonisti appaiono all’inizio della loro relazione), mentre le meno giovani con la seconda”. I dieci quadri mostrano momenti di quotidianità, tanti alti e bassi, liti, attimi felici in un intreccio di emozioni e sentimenti.

L’agrodolce sono la nostalgia e il sottotema dei ricordi, in “un genere declinato sul raccontare anche quello che non si vede, un po’ come in “Tradimenti di Pinter”.  Il respiro è ampio, perché vi si riflette una generazione, e la collocazione nel tempo è suggerita dalle musiche. “mi piace usare la musica in modo drammaturgico per raccontare qualcosa in più”, spiega l’autrice, “Ognuno dei dieci quadri termina con una canzone e sono brani a partire dagli anni ‘90 ben riconoscibili e a me cari, che raccontano un po’ la mia generazione”. La musica segna anche il passare del tempo che, nei primi studi del lavoro, era sottolineato da più voci fuori campo che “alla fine sono risultate inutili e abbiamo tolto. Il lavoro è stato di asciugatura rispetto alla prima versione e abbiamo lavorato con i protagonisti (Arrigazzi e Tinnirello) sulla recitazione nel passaggio temporale. Il risultato è un lavoro di suggestione e non di assecondamento (per non cadere nello stereotipo dei vecchietti) e, agendo in modo simbolico, il fattore età funziona”.

Allo stesso tempo lo spettacolo ha un carattere onirico, come se si trattasse di un ricordo, sottolineato da una ambientazione che suggerisce degli interni, ma è astratta, dove “la scena (di Erika Carretta, come i costumi) è come una zattera (proprio una tavola) in mare tra gli alti e bassi della vita. E’ stato fatto poi un lavoro cromatico con i costumi, secondo una scelta simbolica in contrasto con il testo molto concreto”. Sofia Arrigazzi, di 12 anni, figlia di Allegra de Mandato e di Emanuele Arrigazzi, è la voce fuori campo che racconta e anche questa scelta “dà un senso di astratto e una dimensione di sogno alla Tim Burton”.   I biglietti costano 12 euro intero e 8 euro ridotto under 18. Per prenotazioni: 339-3584518 www.teatrostregatti.it

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