Autore Redazione
lunedì
30 Gennaio 2023
18:05
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Cronaca - Alessandria

Inquinamento: Coldiretti invita a investire su nuovi alberi per ripopolare parchi e giardini

Inquinamento: Coldiretti invita a investire su nuovi alberi per ripopolare parchi e giardini

ALESSANDRIA – Il dossier Mal’Aria di Legambiente ha definito Alessandria una delle città più inquinate d’Italia e occorre fare qualcosa, commenta Coldiretti.  L’associazione agricola spinge così sul verde e invita a fare investimenti sul ripopolamento di parchi e giardini con nuovi alberi.

La messa a dimora di nuovi alberi è importante per affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città dove si dispone di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano per abitante, puntando su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco. Il ripopolamento arboreo di parchi e giardini è la chiave di volta ambientale di una cintura verde che colleghi il centro delle città con le periferie e raggiunga sistemi agricoli di pianura con il vasto e straordinario patrimonio boschivo presente nelle aree naturali”.

Grazie ai fondi del Pnrr sono in arrivo in Italia 6,6 milioni di nuove piante per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog. Un obiettivo importante che potrà essere raggiunto solo sostenendo il settore florovivaistico nazionale fortemente colpito dai rincari energetici con i vivai che devono affrontare spese raddoppiate (+95%).
Coldiretti ha quindi stilato l’elenco degli alberi migliori nella lotta allo smog, in grado di catturare quasi 4.000 chili di anidride carbonica (CO2) nell’arco di vent’anni di vita, bloccando anche le pericolose polveri sottili PM10 e abbassando la temperatura dell’ambiente circostante durante le estati calde e afose. Al primo posto, spiega, tra le piante mangia smog c’è l’Acero Riccio che raggiunge un’altezza di 20 metri, con un tronco slanciato e diritto e foglie di grandi dimensioni, fra i 10 e i 15 cm con al termine una punta spesso ricurva da cui deriva l’appellativo di “riccio”: ogni esemplare è in grado di assorbire fino a 3800 chili di CO2 in vent’anni e ha un’ottima capacità complessiva di mitigazione dell’inquinamento e di abbattimento delle isole di calore negli ambienti urbani.
A pari merito, con 3.100 chili di CO2 aspirate dall’aria, ci sono poi la Betulla verrucosa, in grado di crescere sui terreni più difficili e il Cerro che può arrivare fino a 35 metri di altezza.
Il Ginkgo Biloba che è un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa, oltre ad assorbire 2.800 chili di CO2 vanta anche un’alta capacità di barriera contro gas, polveri e afa e ha una forte adattabilità a tutti i terreni compresi quelli urbani.
Fra gli alberi anti smog troviamo il Tiglio, il Bagolaro che è fra i più longevi con radici profonde e salde come quelle dell’Olmo campestre. Il Frassino comune è un altro gigante verde che può arrivare a 40 metri mentre l’Ontano nero è il piccolino del gruppo con un’altezza media di 10 metri ma che nonostante le dimensioni ridotte riesce a bloccare fino a 2.600 chili di CO2 e a garantire un forte assorbimento di inquinanti gassosi.
E per chi ha il pollice verde ci sono anche piante da appartamento in grado di ridurre gli inquinanti presenti nelle abitazioni: dallo Spatifillo al Falangio, dalla Dracena al Ficus, dal Ficus Bengiamino all’Anturio, dall’Edera all’Areca, dalla Felce al Pothos.
Foto di Jan Huber su Unsplash
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