Autore Redazione
martedì
31 Gennaio 2023
05:00
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Cronaca - Alessandria

In Piemonte 4 persone su 10 in sovrappeso: “Obesità patologia del terzo millennio”

In Piemonte 4 persone su 10 in sovrappeso: “Obesità patologia del terzo millennio”

PIEMONTE – L’obesità è stata definita dall’Oms “la patologia del terzo millennio”. Si stima che circa 167 milioni di persone saranno in sovrappeso entro il 2025 e il problema riguarda anche il Piemonte. Nella nostra regione, infatti, 4 persone su 10 sono in sovrappeso.

Il dato è emerso in occasione dell’incontro organizzato dalla Commissione Sanità della Regione Piemonte a Palazzo Lascaris che ha radunato esperti e specialisti per fare il punto su cosa, concretamente, il sistema sanitario, le amministrazioni, le associazioni e i cittadini stiano facendo per la prevenzione e la presa in carico di tutte le patologie legate al sovrappeso.

Secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), infatti,  in Piemonte il 28% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e il 10%  è obeso. L’obesità è “una sfida irrisolta di salute pubblica”, spesso sottovalutata e ignorata. I dati raccolti, infatti, evidenziato una alta coincidenza tra percezione del peso e l’effettivo indice di massa corporea nelle persone obese (87%) e in quelle normopeso (83%). Chi è in sovrappeso, invece, nel 47% dei casi tende invece a considerare “giusto” il proprio peso. Dagli studi condotti in Piemonte emerge una diversa percezione del proprio peso per sesso: tra le donne in sovrappeso il 31% considera il proprio peso più o meno giusto rispetto al 57% degli uomini, tra quelle obese il 7% considera il proprio peso più o meno giusto rispetto al 14% degli uomini.

Se si allarga poi lo sguardo all’Italia le persone in eccesso di peso diventano più di 25 milioni e tra questi 6 milioni sono soggetti obesi (12% dell’intera popolazione). I dati raccolti nel 4° Italian Barometer Obesity Report, realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con Istat, Coresearch e Bhave, evidenziano anche percentuali preoccupanti tra i più giovani: il 26,3% dei minori italiani tra i 3 e i 17 anni, ovvero 2 milioni e 200mila persone, presentano problemi di peso. Le differenze di genere ci sono ma tra gli adulti sono poco evidenziate: tra i maggiorenni le donne mostrano un tasso di obesità leggermente inferiore (11,1%) rispetto agli uomini (12,9%). Più marcata la differenza tra bambini e adolescenti: dove il 23,2% delle femmine è in eccesso di peso rispetto al 29,2% dei maschi.

Anche le istituzioniha sottolineato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte – sono chiamate a compiere sforzi per prevenire la patologia del terzo millennio, affrontando i fattori strutturali dell’obesità, intensificando le campagne di educazione alimentare, promuovendo l’attività fisica, sensibilizzando i più piccoli attraverso interventi a scuola e agendo nelle zone e negli ambienti più a rischio, senza trascurare l’importanza di fornire agli operatori sanitari tutti gli strumenti necessari”.

Il Piemonte dispone della rete delle Strutture di dietetica e nutrizione clinica che integra le attività a livello ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare – affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – un modello organizzativo che si sta rivelando utile per un approccio multidisciplinare, con un’ampia gamma di interventi coordinati ai differenti livelli delle patologie. L’obesità è un fattore di rischio per la salute che peggiora la qualità della vita e concorre all’insorgere di malattie croniche e di patologie anche importanti. Nella maggior parte dei casi le cause sono da ricercare negli stili di vita: da una parte un’alimentazione ipercalorica e dall’altra l’inattività fisica. Fondamentale è agire sul fronte della prevenzione, favorendo l’adozione di comportamenti corretti, a partire dall’età scolastica per proseguire in tutte le fasi della vita”.

I tassi di sovrappeso e obesità hanno raggiunto proporzioni epidemiche in Europa – ha evidenziato Alessandro Stecco, presidente Commissione Sanità – L’OMS dettaglia che il 59% degli adulti europei e quasi 1 bambino su 3 (29% dei maschi e 27% delle femmine) è in sovrappeso o è affetto da obesità, le stime legano questo fattori a più di 1,2 milioni di decessi all’anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale. Segnali inequivocabili del fatto che l’obesità è una malattia complessa, le cui cause sono molto diverse, e che richiede un approccio sistemico approcciando il problema intervenendo sui fattori strutturali della stessa”.

Il tema richiama tutti noi alla necessità di un cambio di paradigma – ha esortato Domenico Rossi, vicepresidente Commissione Sanità – Occorre investire nella prevenzione sia da un punto di vista delle risorse sia per quanto riguarda le politiche culturali. Dobbiamo, inoltre, rafforzare i servizi esistenti, perché mentre aumentano i casi di persone con questo tipo di disturbi, le nostre asl vanno in sofferenza in termini di personale”.

Parliamo di un fenomeno in forte ascesa che necessita di un percorso sanitario strutturato e multidisciplinare – ha commentato Andrea Cane, vicepresidente Commissione Sanità – ben vengano quindi convegni come quello odierno che può essere strategico per fare il punto della situazione sulla rete clinico-terapeutico-assistenziale della nostra Regione”.

 

(in copertina foto di Towfiqu barbhuiya dal sito Unsplash)

 

 

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