Autore Redazione
mercoledì
15 Febbraio 2023
05:45
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Cronaca - Acqui Terme

Ospedale Acqui, Asl: “Pronto Soccorso più moderno entro ottobre. Sanità termale aumenterà l’attrattività”

Ospedale Acqui, Asl: “Pronto Soccorso più moderno entro ottobre. Sanità termale aumenterà l’attrattività”

ACQUI TERME – “Abbiamo lavorato in silenzio e in modo serio, attento, senza clamori”. Così il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti, ha commentato le novità sull’Ospedale Monsignor Galliano annunciate questo martedì pomeriggio, insieme all’Azienda Sanitaria Locale. Un argomento accennato ma non approfondito è stato quello della sanità termale: “Un progetto dalla potenzialità molto ampia in termini di attrattività” ha sottolineato il direttore generale Asl Luigi Vercellino mentre il primo cittadino ha ipotizzato i primi “effetti pratici a fine anno o all’inizio del 2024”.

Tornando al presente, Asl ha invece parlato di un “percorso di irrobustimento” del Monsignor Galliano: “Per noi e per la Regione è un ospedale di rilevanza strategica, in grado di servire 70 mila abitanti, tutti lontani dagli altri grandi presidi, con collegamenti stradali e ferroviari non ottimali. Purtroppo dobbiamo far fronte a una carenza di specialisti e personale medico. Rispetto al 2019 abbiamo ad Acqui 14 medici in meno. Non è semplice trovare un non residente ad Acqui che vuole venire a lavorare ad Acqui. Il problema più preoccupante, però, è quello degli infermieri, visto che tra qualche anno i medici aumenteranno. Rispetto agli infermieri, invece, ce ne sono 100 in meno rispetto al nostro fabbisogno. Quest’anno meno della metà dei posti del corso universitario di infermieristica è stata coperta. Purtroppo non possiamo fare tutto quello che vorremmo, mancano le risorse di personale, anche se stiamo cercando di aumentare il numero di specialisti e infermieri. Dobbiamo rendere più appetibili i nostri servizi, in modo che risulti attrattivo lavorare ad Acqui. Occorre valorizzare al massimo le tante eccellenze che abbiamo, dando la possibilità a medici e infermieri di esprimere al massimo le loro potenzialità”.

Nel dettaglio, Vercellino ha sottolineato la volontà di “consolidare le attività tradizionali, l’ammodernamento tecnologico e la digitalizzazione. Occorre inoltre rendere più fluido il passaggio di presa in carico del paziente dall’ospedale alla sanità territoriale”.

Previsti lavori da 1 milione e 360 mila euro tratti dal piano Arcuri. “Oltre al rifacimento della terapia intensiva è ancora in corso quello della sub-intensiva, mentre l’ammodernamento del Pronto Soccorso sarà completato entro l’autunno. Abbiamo chiesto alla Regione un adeguamento delle normative anti-incendio, serviranno 25 milioni di euro in tre anni, oltre a 9.5 milioni di euro per l’adeguamento sismico in arrivo dal Pnrr e coi lavori da terminare entro il 2026″.

Sul fronte delle attrezzature Vercellino ha parlato di “tre macchine all’avanguardia in grado di garantire al Monsignor Galliano un salto di qualità e una risposta di prim’ordine”: “Il noleggio di una tac da 128 strati, un mammografo digitale con tomosintesi in funzione tra aprile e maggio e una diagnostica digitale polifunzionale da 280 mila euro. Inoltre vogliamo mettere a posto la radiologia, ad oggi vetusta, in termini funzionali”. 

“In Ortopedia faremo la selezione in poco tempo per garantire un primario definitivo” ha aggiunto il direttore generale Asl “servirà potenziare Cardiologia. Il progetto già redatto da tempo prevede ambulatori di secondo livello, purtroppo abbiamo la problematica degli infermieri, non ce ne sono abbastanza ma, sicuramente, grazie al concorso che stiamo facendo ne arriveranno. Con l’incremento di cardiologi sarà un obiettivo prioritario anche la copertura H12. Il tema degli infermieri tocca anche i reparti di Chirurgia e Ortopedia”. 

“La Casa di Comunità” ha inoltre spiegato Vercellino “sarà finanziata con 1.5 milioni di euro del Pnrr nei locali dell’attuale distretto. Stiamo facendo i progetti, dovrà per forza concludersi entro il 2026. Stiamo infine valutando gli indici di copertura territoriale per l’Hospice. Insieme alla Regione vorremmo dotare Acqui di questo servizio”. 

L’assessore regionale Marco Protopapa, acquese, ha sottolineato l’importanza del piano per il rilancio dell’ospedale di Acqui: “Massimo impegno della Regione alle richieste dell’Asl territoriale. Da mesi la Regione ha aperto un confronto diretto con la direzione sanitaria per trovare soluzioni organizzative e risorse, alla quale ho personalmente partecipato. L’ impegno è mantenere e potenziare la struttura ospedaliera con un occhio di riguardo anche al tema della sanità termale”. 

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